"Orvieto per la Palestina". Manifestazione da Piazza Cahen a Piazza della Repubblica

Dopo oltre un anno e mezzo di bombardamenti indiscriminati, distruzione di infrastrutture civili, carestie imposte e privazione di cibo e acqua, massacri che hanno colpito soprattutto donne, bambini e anziani, il popolo palestinese continua a subire quotidianamente un genocidio perpetrato dallo Stato d’Israele. Questa tragedia non è improvvisa né isolata: trova le sue origini già alla fine dell'800 con la nascita stessa del sionismo, fino all’espulsione sistematica dei Palestinesi nel 1948 – la Nakba – e si protrae attraverso decenni di occupazione militare, apartheid istituzionalizzato, colonizzazione e repressione violenta di ogni forma di resistenza.
L’Italia, insieme all’intera comunità internazionale, ha finora mantenuto una posizione di sostanziale silenzio e complicità verso queste politiche criminali. Il governo italiano, così come molte amministrazioni locali e regionali, continuano a intrattenere rapporti commerciali, politici e militari con lo Stato d’Israele, senza mai porre condizioni legate al rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Nonostante la Corte Penale Internazionale abbia emesso un mandato di cattura internazionale e la Corte di Giustizia dell'Aia, in base a prove e fatti concreti, parli di genocidio e di occupazione illegale, le istituzioni europee fanno orecchie da mercante.
Noi non vogliamo essere complici! Per questo lanciamo un appello alla cittadinanza orvietana, alle associazioni, ai movimenti, ai comitati territoriali, alle realtà sindacali e culturali a partecipare unitariamente a una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese e contro l’occupazione, l’apartheid e le azioni genocidiarie perpetrate dallo stato d’Israele che, oltre alle bombe e alle uccisioni mirate di giornalisti e bambini, sta usando l'arma della fame e della sete a Gaza, dove da quasi tre mesi non entra nulla o pochissimo...
Chiediamo fermamente che vengano interrotti immediatamente tutti i rapporti commerciali, politici e militari tra l’Italia (a tutti i suoi livelli istituzionali, ciascuno per le proprie competenze) e lo Stato d’Israele, fino a quando non cesseranno definitivamente le politiche che fino dalla sua fondazione si sono basate sulla sistematica eliminazione del popolo palestinese e fino a che venga riconosciuto fattivamente il diritto della Palestina alla sua autodeterminazione, senza alcuna ingerenza occidentale di stampo coloniale.
Chiediamo, inoltre, che le amministrazioni comunali dell’orvietano si facciano attive promotrici di questa richiesta presso la Regione Umbria e il Governo nazionale attraverso mozioni, atti d’indirizzo ma anche gesti simbolici forti. Invitiamo tutte e tutti a partecipare alla manifestazione, portando la propria voce, la propria indignazione, la propria solidarietà, la propria umanità!
In quest’ottica, chiediamo di non portare simboli di partiti e associazioni ma esclusivamente bandiere palestinesi, così da sottolineare anche visivamente la centralità del diritto sacrosanto del popolo palestinese ad esistere nella propria terra. Solo insieme possiamo costruire una rete territoriale forte, che sappia collegarsi alle altre realtà che si sono già attivate in altre parti del Paese, per moltiplicare la pressione su istituzioni locali e Governo.
Invitiamo infine tutte le realtà che negli scorsi mesi si sono già mobilitate sul territorio umbro a creare una rete che possa replicare iniziative come questa: non bastano mozioni che riconoscano lo stato di Palestina e che a tutt’oggi non esiste proprio per le politiche intraprese da Israele ma servono azioni forti che possano esercitare una vera pressione internazionale e smettere di continuare a macchiare le nostre mani del sangue dei palestinesi. Basta!
Sabato 14 giugno alle 17.30 ad Orvieto punto di incontro e partenza in Piazza Cahen e corteo fino a Piazza della Repubblica. Indossate, potendo, indumenti bianchi, neri, verdi o rossi...
Coordinamento Orvietano per la Palestina

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