politica

"Scelte sbagliate e lavori in stallo, la città paga il conto"

venerdì 30 maggio 2025

Il PNRR poteva rappresentare una vera svolta per Orvieto. Un’occasione irripetibile per rilanciare la città su più fronti: scuole, servizi, infrastrutture. Ma la nostra amministrazione comunale ha saputo intercettare pochi fondi, concentrati per quasi il 90% su due soli progetti. E oggi, l’unico davvero strategico è a rischio. Questi due interventi sono:
- la demolizione e ricostruzione della Scuola dell’Infanzia Collodi a Sferracavallo, per un importo di 2.3 milioni di euro.
- la demolizione della ex Scuola Media di Orvieto Scalo e la costruzione del Centro per le Politiche Sociali e la Famiglia, per un valore complessivo di 5.3 milioni di euro (corrispondenti a 5000€/mq circa, livello Roma Parioli).

Pochi fondi, spesi male. In particolare, il progetto del Centro per le Politiche Sociali sembra rispondere più all’urgenza di utilizzare i fondi che a un reale bisogno della città.  L’intervento sull’asilo di Sferracavallo, al contrario, risponde a un’esigenza reale ed è l’unico investimento davvero sensato tra quelli scelti. Ma ormai è tardi: il treno del PNRR è passato e le scelte fatte non si possono più cambiare, pur dimostrando la pochezza della visione politica e amministrativa della Giunta. Ora l’unica priorità è portare a termine questi progetti, per non rischiare di perdere i pochi fondi ottenuti.

Ed è proprio sull’asilo di Sferracavallo che si gioca ora la partita più delicata. Dopo una variazione progettuale, i lavori si sono già fermati a settembre; in seguito, la ditta incaricata non è stata in grado di proseguire e il Comune ha dovuto sciogliere il contratto. A meno di un anno dalla consegna prevista, il progetto è in forte ritardo e il rischio di perdere questo finanziamento è concreto.

Proposta Civica ha depositato un’interrogazione per fare chiarezza. Le domande rivolte al Sindaco e alla Giunta toccano punti, secondo noi, cruciali:
- Qual è stata la natura della variazione progettuale? Ha comportato aumenti di costo o ulteriori ritardi?
- Quanto è il ritardo effettivo rispetto al cronoprogramma originario? Si parlava di un trasferimento nella nuova scuola già a settembre 2025.
- Qual è la natura legale dello scioglimento del contratto con la società aggiudicataria? Se la colpa è in carico all’impresa si procederà per via legale e anche con richiesta di rimborso? Ricordiamo che ogni mese di ritardo implica costi di affitto per la sede provvisoria.
- Le altre imprese che avevano partecipato alla gara sono state ricontattate? Sono disponibili a subentrare?
- Qual è il danno finanziario legato a variante e cambio di appaltatore?
- Come si intende coprire i costi se il progetto non rispetterà le scadenze previste dal PNRR (completamento entro marzo 2026, rendicontazione entro giugno)?

E sul fronte del secondo progetto – quello del Centro per le Politiche Sociali – chiediamo se la costruzione sta procedendo nei tempi e nei costi previsti, quali uffici verranno trasferiti nella nuova struttura e quali immobili comunali si libereranno. È tempo di trasparenza e di responsabilità. I fondi PNRR rappresentavano un’opportunità irripetibile: Orvieto ha preso poco e rischia di perdere anche quel poco. Peggio ancora, si ha la netta impressione che chi amministra oggi non abbia una chiara visione né la capacità operativa per portare a termine quanto iniziato. A pagare, come sempre, saranno i cittadini.

Roberta Palazzetti, 
capogruppo Proposta Civica Orvieto

 

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