"Il Governo intervenga sulla questione del sistema carcerario umbro con una riforma seria del sistema penitenziario"

“Sollecitare il Governo affinché intervenga sulla questione del sistema carcerario umbro con una riforma seria del sistema penitenziario. E prevedere nei prossimi documenti di programmazione regionale, misure e risorse a sostegno delle attività di supporto alla popolazione detenuta e al personale penitenziario”. Lo chiedono con una mozione alla Giunta Regionale i consiglieri regionali Maria Grazia Proietti – prima firmataria –, Francesco Filipponi e Stefano Lisci (Pd).
“Lo scorso 1° maggio un detenuto si è tolto la vita nella Casa Circondariale di Terni, l’ultimo di una scia di eventi drammatici che, purtroppo, avvengono sempre più di frequente nei penitenziari umbri. La presidente della Regione, Stefania Proietti, in seguito all’ennesima tragedia – continuano i tre consiglieri – ha dichiarato che non ‘non è più possibile far finta di niente’ in merito al sovraffollamento, alla carenza di personale e alla mancata piena attivazione del Provveditorato a Perugia. C’è inoltre il problema dell’assistenza sanitaria per la salute mentale dei detenuti che, al momento, è tutta a carico della Regione anche per i reclusi provenienti da fuori Umbria. Al 31 marzo 2025 c’erano 1.639 detenuti nei quattro istituti penitenziari della regione, a fronte di una capienza regolamentare di 1.339 posti. L’eccedenza è dunque di 300 unità.
Con criticità maggiori a Terni e Spoleto. E le situazioni di forte disagio operativo sono denunciate dai sindacati del personale penitenziario. Occorrono in definitiva interventi strutturali e coordinati. Con la nostra mozione impegniamo la Giunta – terminano Proietti, Filipponi e Lisci – anche a farsi parte attiva presso il ministero della Giustizia affinché sia completata, in tempi rapidi, la piena attivazione del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria con sede a Perugia. E a promuovere un confronto permanente tra Regione, direzioni degli istituti penitenziari, Provveditorato e associazioni del terzo settore impegnate sul tema della giustizia per monitorare lo stato delle carceri e proporre soluzioni strutturali”.

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