politica

Cisl Fp Umbria: "Emergenza sanità regionale, è tempo di interventi strutturali"

venerdì 16 maggio 2025

La Cisl Fp Umbria, da anni impegnata in prima linea per la tutela e la valorizzazione dei professionisti sanitari, esprime profonda preoccupazione per l'attuale situazione del sistema sanitario regionale, caratterizzata da carenze strutturali che necessitano di interventi immediati e non più procrastinabili.

Da tempo la nostra organizzazione sindacale, in solitudine, porta avanti un'analisi approfondita relativa al corretto inquadramento dei professionisti sanitari operanti nella regione. Le verifiche condotte hanno evidenziato una problematica diffusa e preoccupante: numerosi professionisti non svolgono effettivamente le funzioni per cui sono formalmente inquadrati e retribuiti.

Questa anomalia organizzativa non solo rappresenta una distorsione dell'efficienza del sistema, ma impedisce una mappatura realistica delle reali carenze e necessità della rete sanitaria umbra. Prima di procedere a qualsiasi piano assunzionale, risulta pertanto indispensabile riordinare l'attuale distribuzione delle risorse umane, affinché ogni professionalità possa esprimere il proprio potenziale in coerenza con la formazione ricevuta e le competenze acquisite.

I dati emersi in occasione della recente Giornata internazionale dell'Infermiere confermano quanto la Cisl Fp Umbria denuncia da tempo. L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Perugia stima un fabbisogno immediato di 1.000 infermieri, destinato a triplicare nei prossimi anni per effetto dei pensionamenti e dell'implementazione della medicina territoriale prevista dalla riforma sanitaria.Per cui il concorso recentemente bandito per 124 profili appare manifestamente insufficiente rispetto alle esigenze reali.  

Risulta evidente la necessità di un adeguato stanziamento di risorse da parte delle autorità centrali, senza il quale la Sanità Umbra non potrà garantire i livelli essenziali di assistenza cui i cittadini hanno diritto. La Cisl Fp Umbria esprime una profonda preoccupazione per l'aumento esponenziale delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, dove in Umbria i casi registrati nel 2024 hanno avuto un incremento del 37% rispetto all'anno precedente.

Per cui accogliamo con favore l'avvio di un tavolo Regionale che possa prevedere l'introduzione di braccialetti elettronici per i dipendenti più esposti e pulsanti anti-aggressione nei pronto soccorso, ma riteniamo che tali misure debbano essere affiancate da interventi strutturali volti a migliorare le condizioni lavorative complessive.

Ma fare sindacato non si deve limitare a evidenziare e/o contestare, ma quello dove tramite l'ascolto si avanzano proposte e prosettive, la Cisl Fp Umbria, in virtù della sua consolidata esperienza sul campo e della costante interlocuzione con i professionisti del settore, propone un piano d'azione articolato:

1. Ricognizione immediata dell'attuale impiego delle risorse umane, con particolare attenzione all'effettiva corrispondenza tra inquadramento formale e mansioni svolte;

2. Definizione di un piano assunzionale straordinario che tenga conto non solo delle carenze attuali, ma anche del turnover previsto e delle nuove esigenze derivanti dal potenziamento della sanità territoriale e dalla "specializzazione" dei Reparti/Servizi Ospedalieri;

3. Implementazione di un sistema integrato di protezione per i professionisti sanitari, che affianchi alle misure tecnologiche un adeguato supporto psicologico e legale. In merito è opportuno sottolineare che tali fondamentali tutele sono già previste nel nuovo contratto della sanità, la cui mancata sottoscrizione da parte di Cgil, Uil e Nursing Up rappresenta un grave ostacolo al miglioramento delle condizioni di sicurezza del personale nel Contratto stesso proposte.  È quindi evidente che il persistere di questa situazione di stallo espone i professionisti a ulteriori rischi, con il pericolo concreto che un'eventuale messa in atto unilaterale da parte dello Stato garantisca esclusivamente gli aspetti economici, sacrificando preziose innovazioni normative (portate avanti per oltre 15 mesi dai rappresentanti individuati da tutte le Organizzazioni Sindacali firmatarie) a tutela dei Lavoratori come quelle relative alla protezione dalle aggressioni;

4. Valorizzazione delle competenze specialistiche di tutti i Professionisti Sanitari, in linea con il nuovo codice deontologico che ne riconosce pienamente l'autonomia professionale.

La sanità umbra versa in una condizione che impone un cambio di paradigma sostanziale e non più procrastinabile. I numeri parlano chiaro: migliaia di professionisti operano in condizioni al limite della sostenibilità, mentre le liste d'attesa si allungano e il diritto alla salute dei cittadini viene quotidianamente messo alla prova. Non possiamo più permetterci tentennamenti o soluzioni parziali.

La nostra organizzazione, forte dell'esperienza maturata nei tavoli di confronto e del costante dialogo con chi opera in prima linea, continuerà a vigilare con determinazione affinché i Professionisti sanitari possano esercitare la propria vocazione in un contesto dignitoso e adeguato alle sfide della medicina contemporanea. Solo così i Cittadini umbri potranno beneficiare dell'assistenza sanitaria di qualità che la Costituzione garantisce loro e che legittimamente si attendono.

La Cisl Fp ha sempre privilegiato la via del dialogo costruttivo e della proposta concreta, ed è pronta, oggi come in passato, a confrontarsi lealmente con le Istituzioni regionali e le Direzioni delle Aziende sanitarie. Tuttavia, desidero essere estremamente chiaro: non esiteremo a mobilitare tutte le risorse e gli strumenti sindacali a nostra disposizione qualora le legittime istanze dei Lavoratori, che rappresentano il vero patrimonio del nostro sistema sanitario, continuassero a essere ignorate o sottovalutate. Il tempo delle promesse è finito; è giunto il momento delle azioni concrete".

Marcello Romeggini,
segretario generale Cisl Fp Umbria

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