politica

"Rifiuti e trasporti, Regione immobile e zero soluzioni. La sinistra torna a lasciare indietro Orvieto"

lunedì 12 maggio 2025

Una volta almeno c’erano le sfilate, oggi la sinistra si accontenta delle conviviali. La prima attesa uscita pubblica a Orvieto del nuovo assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca, è avvenuta davanti a una platea paragonabile a poco più di una noiosa cena di compleanno tra amici ma quel che è più preoccupante e che le note ufficiali si limitano a rallegrarsi solo della partecipazione. Nessun accenno al merito delle questioni affrontate, nessuna parola sulle prospettive del piano regionale dei rifiuti pericolosamente bloccato, nessuna alternativa concreta e immediata alla chiusura del ciclo dei rifiuti con la realizzazione del termovalorizzatore e quindi avanti a tutta forza a riempire le discariche, compresa quella di Orvieto.

Ma cosa c’era da aspettarsi se gli interlocutori presenti all’incontro erano consiglieri ed esponenti di partiti che in passato hanno chinato la testa di fronte al volere dell’allora giunta regionale di centrosinistra accettando supinamente l’ampliamento de Le Crete, gli stessi che oggi insieme ai “compagni” delle liste civiche sono scappati dal Consiglio quando c’era da opporsi alla impropria decisione dell’Auri di bloccare il piano regionale dei rifiuti e che hanno votato contro la loro stessa mozione pur di non prendere una posizione chiara sul termovalorizzatore. 

“Compiamo un passo in avanti decisivo per realizzare una gestione del ciclo dei rifiuti autonoma, moderna e sostenibile. Il termovalorizzatore consente di superare un sistema inefficiente e inquinante basato su discariche e su trasferimenti costosi verso impianti lontani”. Non lo dice il piano regionale che aveva approvato la giunta regionale di centrodestra, sono le recenti affermazioni del sindaco di Roma, Gualtieri, del Pd e sono la plastica rappresentazione delle contraddizioni di una coalizione improvvisata e dello strabismo di un partito che a Orvieto e in Umbria è ostaggio della sinistra estrema e dei 5 Stelle, quelli che durante Sanitopoli chiedevano la gogna dei loro attuali alleati. 

Gli esponenti del Pd orvietano, in maniera paradossale e inconcepibile, arrivano addirittura a compiacersi che l’amministrazione comunale non abbia più la protezione di una giunta regionale "amica", quella che in cinque anni ha portato oltre 40 milioni di euro di finanziamenti nella nostra città. Come hanno detto in consiglio comunale sono persino "orgogliosi" di aver aumentato le tasse agli umbri, non si curano se l’immobilismo sui rifiuti porterà all’ampliamento della discarica di Orvieto e se ne infischiano se la situazione dei trasporti ferroviari è precipitata da quanto hanno la responsabilità di governare la Regione. L’Umbria sta pericolosamente tornando al passato e Orvieto, con la complicità di chi è pronto a tifare contro la propria città pur di opporsi all’avversario politico, tornerà a essere lasciata indietro. Noi non lo dobbiamo permettere.

Gruppo Consiliare Civitas

 

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