Festa della Mamma, Simonetti (M5S): "L'Umbria sostenga davvero chi si prende cura della vita"

In occasione della Festa della Mamma, voglio esprimere un pensiero a tutte le donne che, oggi più che mai, vivono la maternità come un percorso faticoso, spesso solitario. Un tempo, intorno a ogni nuovo nato c’era una comunità. C’erano reti familiari, relazioni stabili, un contesto sociale che favoriva e accompagnava la nascita. Oggi questo villaggio non c’è più. Ed è proprio alle istituzioni che spetta il compito di ricostruirlo.
Essere madri oggi significa affrontare sfide complesse. Ci sono donne che crescono figli senza un compagno al loro fianco, oppure con uomini incapaci di offrire un supporto concreto. Molte hanno alle spalle famiglie disfunzionali e non hanno mai conosciuto modelli familiari positivi da cui imparare. Tante vivono situazioni di isolamento, senza reti di aiuto, né familiari né sociali. Sempre più spesso, si diventa genitori in età avanzata, quando i propri genitori non ci sono più o non hanno le forze per offrire un sostegno.
Anche in un contesto di apparente maggiore benessere, la maternità continua a pesare in modo sproporzionato sulle donne, tra precarietà lavorativa, carenza di servizi e solitudine. Non possiamo ignorare che tutto questo compromette anche un altro diritto fondamentale: quello al lavoro. Secondo il rapporto "Le Equilibriste 2025" di Save the Children, una donna su cinque in Italia smette di lavorare dopo la nascita di un figlio, e in oltre il 40% delle famiglie è la madre a dover ridurre o abbandonare l’attività lavorativa per occuparsi dei figli.
Il tasso di occupazione femminile nel primo anno dopo il parto si ferma al 57%, con uno scarto di oltre 30 punti rispetto agli uomini con figli. È una ferita aperta all’articolo 4 della nostra Costituzione, che riconosce a ogni cittadino il diritto al lavoro e il dovere di contribuire al progresso materiale o spirituale della società. Ma come può farlo chi viene lasciata sola nel momento in cui si prende cura della vita?
Come Regione Umbria dobbiamo assumerci la responsabilità di dare risposte. Serve un nuovo patto sociale che rimetta al centro il sostegno concreto alle madri e ai padri, riconoscendo il valore collettivo della genitorialità. In altre realtà si stanno già sperimentando misure efficaci: accesso gratuito agli asili nido, supporto al reddito, percorsi dedicati alla salute mentale delle giovani madri.
All’interno della maggioranza c’è consapevolezza che questa è una priorità, e che sarà necessario mettere in campo azioni che vadano in questa direzione. È un terreno su cui costruire, passo dopo passo, un impegno concreto per il futuro. Perché sostenere le madri significa prendersi cura non solo della famiglia, ma dell’intera comunità. E difendere il diritto al lavoro di ogni donna significa difendere la dignità su cui si fonda la nostra Repubblica.
Luca Simonetti,
presidente Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle - Assemblea Legislativa dell’Umbria

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