"Fumata Nera (coi nostri soldi) sulla Casa di Comunità: le decisioni sbagliate aumentano"

Continuiamo a parlare della futura Casa di Comunità e della mancata visione complessiva per la nuova e importante struttura sanitaria della città. La AUSL Umbria 2 non sa stimare quante persone andranno ogni giorno nella struttura né quanti dipendenti ci lavoreranno. Lo dice chiaramente la delibera n. 0000877 del 30 aprile 2025, dove si legge che mancano indicazioni su chi userà davvero i servizi. A scriverlo è lo Studio Paglia e Associati, incaricato dalla AUSL Umbria 2 di effettuare una valutazione tecnica degli spazi adiacenti all’ex Ospedale (l’ingresso delle grotte di Orvieto Underground ed il parcheggio degli ex giardinetti) da cedere in compensazione dei crediti al Comune di Orvieto. Per chi volesse approfondire la storia di questi crediti (734.000 euro più IVA e interessi), rimandiamo ad un nostro precedente articolo: https://prometeorvieto.com/casa-di-comunita-1/.
Dalla valutazione emerge una mancanza logistica e strategica: nessuno sa se i 24 stalli previsti all’interno del cortile dell’ex ospedale saranno sufficienti per utenti e personale. La mancanza di questi dati pesa, perché senza questi numeri diventa difficile capire cosa serve davvero per rendere accessibile il luogo di cura a cittadini e lavoratori. Una lacuna non secondaria, che rischia di rendere ancor più complicata l’accessibilità al sito di cura, già da tempo ritenuto critico da PrometeOrvieto.
Testuale dalla relazione: “Al momento, a chi scrive, non sono conosciuti né il numero di addetti e dipendenti della ASL ivi insediabili né, tantomeno, il numero di possibili utenti giornalieri.”
Una dichiarazione che lascia sgomenti. Si stanno progettando funzioni sanitarie essenziali senza conoscere il numero delle persone coinvolte. Eppure, come si può definire il fabbisogno di parcheggi – o qualsiasi altro servizio di supporto – senza sapere chi dovrà realmente usufruirne?
Non solo. La relazione tecnica aggiunge un dettaglio non irrilevante:
“Tuttavia, il ridotto numero di stalli evidenziati nella planimetria sopra riportata - 24 parcheggi all’interno del cortile della nuova casa di comunità - potrebbe comportare un naturale aumento dell’appetibilità del bene in esame.”
In sostanza, i periti dicono che, siccome 24 posti macchina nel cortile dell’ex ospedale saranno molto probabilmente insufficienti, chi non troverà spazio in loco sarà costretto a utilizzare il parcheggio esterno in Piazza Duomo. Questo infatti conta, da stima ottimistica, 36 stalli che però – stando alla valutazione – continuerà a funzionare con tariffazione oraria. Un ulteriore ostacolo per i pazienti, che oltre a dover raggiungere un sito già complicato, si troveranno a pagare per accedervi.
In sostanza, si conferma che i 24 posti auto messi a disposizione dalla AUSL sono insufficienti e, nonostante questo, uno spazio attiguo che ne avrebbe a disposizione altri 36 verrebbe venduto al Comune di Orvieto per 630.000 euro con una valutazione che, non avendo parametri di riferimento, è definita approssimativa dallo stesso Studio Paglia (non si comprende su quali basi possa essere accettato tale valore).
Sarà quindi compito del Comune di Orvieto trovare soluzioni concrete: rendere disponibile il parcheggio per pazienti e personale? Ci auguriamo che non voglia introdurre una tassa sulla malattia e proteggerlo dal parcheggio selvaggio. Il Comune dovrà inoltre provvedere alle opere per rendere disponibile l’accesso in quanto alla Asl spetterà il diritto di passaggio con una strada a doppia corsia. Nel frattempo, ci si chiede: come può un progetto sanitario così importante procedere senza numeri, senza stime, senza un’idea chiara di chi e quanti ne usufruiranno?
PrometeOrvieto
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