politica
Sanità, Gnagnarini (Italia Viva): "Le firme contano, ma di più i voti"
mercoledì 11 settembre 2024
La crisi dei servizi sanitari a Orvieto non è questione che riguarda una città o un singolo comprensorio regionale. E’ in tutta l’Umbria che negli ultimi anni i cittadini hanno visto degradare drammaticamente questo diritto. E’ accaduto non perché la Giunta Tesei ha favorito l’espansione dei servizi sanitari privati ma perché lo ha fatto depotenziando quelli pubblici. Sta tutto qui il fallimento delle politiche del centrodestra ovvero l’aver trasformato una criticità in una drammatica emergenza.
E’ senz’altro utile e meritoria la mobilitazione cittadina nel sottoscrivere appelli e documenti di denuncia e di resistenza attiva a questa brutta deriva, come sta accadendo a Orvieto e in altre città, mentre è opinabilie a tal proposito il commento dei partiti politici sia quelli che plaudono all’iniziativa sia quelli che rispondono con comunicati da osteria.
In questi giorni i partiti in Umbria devono mettere nero su bianco quello che vogliono fare per raddrizzare la situazione. Né il centrosinistra, né il centrodestra se la possono cavare gli uni denunciando le cose che non vanno e gli altri dicendo che va tutto bene. Tra due mesi i cittadini sono chiamati a decidere chi guiderà la sanità umbra nei prossimi cinque anni e un voto dato con cognizione di causa e senza pregiudiziali ideologiche è l’unica cosa che può veramente incidere sul futuro della nostra sanità regionale.
Massimo Gnagnarini,
presidente regionale Umbria di Italia Viva
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