Borsa di studio dell'Università degli Studi di Perugia per una ricerca sul Dominio Collettivo
Una borsa di studio che mette al centro di un progetto di ricerca Alviano e il Dominio Collettivo. È quella ideata dall'Università degli Studi di Perugia che ha cofinanziato l’iniziativa sostenuta anche con fondi Pnrr. La borsa di studio, di tre anni, si intitola "Ricucire lo strappo fra città e campagna: il Dominio Collettivo di Alviano fra memoria, governo delle risorse, valorizzazione, sviluppo" ed è stata assegnata a Marco Sollevanti, vincitore del concorso di dottorato indetto dall’ateneo in Legalità, Culture Politiche e Democrazia (tutor Manuel Vaquero Piñeiro, professore associato di Storia Economica nel medesimo ateneo, co-tutor Augusto Ciuffetti, professore associato di Storia Economica presso l’Università Politecnica delle Marche). Il progetto vede la collaborazione dell'Amministrazione Comunale di Alviano.
"Nel nostro Paese - afferma il professor Vaquero - l’avvento del grande miracolo economico ha, a mano a mano, spostato il baricentro dalla campagna alla città. La città è diventata il nuovo cuore pulsante del benessere. Al contrario, la conservazione della campagna-periferia ha perso valore dinanzi allo sviluppo costante della città-centro. Si è scritto di un dualismo fra città e campagna, ossia di una frattura economica, sociale, culturale che in nome dello sviluppo ha smesso di intravedere nel territorio agrario una risorsa. A esso sono stati progressivamente associati termini quali marginalizzazione, fragilità".
Per il dottor Sollevanti "di fronte al sistematico depauperamento di paesaggi ricchi di storia e risorse naturali, negli anni recenti la comunità scientifica ha avvertito il bisogno di mobilitarsi. L’attenzione è stata posta, in particolare, sull’elaborazione di strategie di rigenerazione che hanno riscoperto l'importanza di un governo dal basso dei beni comuni. Da allora si è aperta la strada a una nuova visione di sviluppo, che ha visto crescere l'attenzione su enti formati dai residenti e impegnati a gestire parchi, boschi, pascoli, fiumi, terreni agricoli".
Alcune di queste forme di governo dei beni comuni dal basso, di associazionismo legato alla cura del territorio sono documentate sin dall’epoca medievale. A seconda della collocazione geografica, la loro denominazione muta da domini collettivi a comunità o comunanze agrarie, da università agrarie a usi civici. Da qui l'individuazione del Dominio Collettivo di Alviano che, secondo il dottorando, annovera due importanti specificità la "ricchezza della documentazione archivistica disponibile, utile a tracciarne un profilo approfondito" e "il suo essere ancora attivo, impegnato a custodire e tramandare alle future generazioni le ricchezze naturali che storicamente amministra".
Per Giovanni Ciardo, sindaco di Alviano "l'aggiudicazione di un dottorato di ricerca dedicato al tema della crisi dei Paesi e che assume come oggetto di studio il dominio collettivo di Alviano è indubbiamente un motivo di orgoglio. Il dottorato, inoltre, è anche l'ennesima tappa di un percorso di valorizzazione della memoria della nostra comunità, che si misura con le problematiche che oggi affliggono i piccoli comuni. Le nostre sono realtà ultracentenarie, ricche di riferimenti storici, di eccellenze artistiche e monumentali, ma oggi spaesate, prive di certezze per il futuro".