politica

Rems nell'ex Caserma. Il Comitato dei contrari chiede un Consiglio Comunale aperto

giovedì 15 dicembre 2022

Continua a far discutere l'ipotesi di realizzare una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza all'interno dell'ex Caserma Piave tanto che si è già costituito un nuovo comitato cittadino, contrario. "Il diritto di cura a tutti – afferma uno dei componenti, Giorgio Campanari – è un sacrosanto bisogno, ma per l'individuazione di una location per una simile struttura ci vorrebbe uno studio calibrato e, soprattutto, partecipativo con la cittadinanza, altrimenti si rischia di impoverire ed azzerare, in futuro, tutti gli investimenti nell'area dell'ex Caserma Piave".

Per questo il Comitato si dice pronto ad organizzare, subito dopo l'Epifania, una serie di iniziative, tra cui volantinaggi e riunioni pubbliche e, soprattutto, una manifestazione di protesta. "Manifesteremo pacificamente con bandiere bianche – fa sapere – perché siamo stanchi di parole che, poi, si perdono al vento”.

Di seguito la lettera aperta indirizzata al sindaco:

Signor sindaco, nessuno ce l'ha con la sua maggioranza, per motivi politici, specialmente il Comitato Cittadino costituito. Essere tacciati come nemici politici solo per aver sollevato una perplessità, emersa dopo l'assemblea pubblica sulla Sanità, dove fra i numerosi progetti presentati dai funzionari della Regione, emergeva anche la trasformazione dell'ex Mensa dell'ex Caserma Piave in R.E.M.S., fa male.

Fa male al Comitato, ma soprattutto ad un futuro dialogo istituzioni/cittadini, visto che i facenti parte di questo spontaneo Comitato, sono cittadini comuni, estranei da schieramenti politici. Sollevare perplessità non significa essere nemici, ma soltanto ricercare insieme alle istituzioni una soluzione per tutta la comunità. Abbiamo più volte chiesto di aprire una discussione tramite un Consiglio Comunale aperto sulla vicenda.

Anche noi siamo contro i no a prescindere e amiamo il dialogo, vorremmo essere tenuti partecipi, ma soprattutto informati delle scelte che fate sul territorio. Crediamo sia lecito e soprattutto democratico. Creare uno scontro ideologico fa male al corretto confronto istituzioni-cittadini, quando soprattutto non esiste, almeno in questo caso, scontro fra fazioni.

Organizzi un Consiglio Comunale aperto, così si renderà conto, che chi vi chiede delucidazioni è gran parte della comunità: da liberi professionisti a impiegati, da studenti a pensionati, ma soprattutto da padri, madri, nonni, preoccupati per il futuro che aspetta ai loro figli. Si chiede solo partecipazione alle scelte importanti che riguardano il futuro della nostra amatissima città".

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