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Il Consiglio Comunale approva l'adesione alla Green Community dell'Umbria Etrusca

venerdì 12 agosto 2022

Il Comune di Orvieto partecipa in forma associata con i Comuni di Allerona, Baschi, Castel Viscardo, Ficulle, Guardea, Montecchio, San Venanzo e Parrano (capofila) all’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la realizzazione di piani di sviluppo di green communities da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica – Economia circolare e agricoltura sostenibile – Investimento 3.2 Green Communities finanziato dall’Unione Europea – NextGeneration EU”.
 
Nella seduta di giovedì 11 agosto, il Consiglio Comunale di Orvieto ha approvato all’unanimità dei presenti la convenzione che regola i rapporti tra tali enti per l’attuazione del protocollo sui servizi ecosistemici e la realizzazione della green community dell’Umbria Etrusca basata sulla gestione sostenibile e integrata delle risorse disponibili. 

Con la convenzione ciascun ente si impegna a farsi carico di fornire al comune capofila ogni informazione necessaria alla predisposizione della richiesta di contributo ed individuazione dei progetti da realizzare; di fornire il supporto necessario per le procedure di gara e di esecuzione degli interventi nel rispetto dalla normativa e di supportare il Comune Capofila nello svolgimento delle incombenze mettendo a disposizione personale tecnico ed amministrativo.
 
Sempre all’unanimità è stato approvato anche l’emendamento presentato da Giuseppe Germani, capogruppo di "Orvieto Civica e Riformista", condiviso dai gruppi di opposizione, relativo all’ampliamento del progetto di “ristrutturazione della cabina ex Netti – fosso Albergo La Nona in località Laghetto di Sugano” per la quale è prevista l’utilizzazione del prelievo dal vicino fosso di una quantità di acqua necessaria per la produzione di energia elettrica da centrale idroelettrica, come prevede anche il Consorzio Val di Chiana che sta realizzando un nuovo impianto di irrigazione mediante il prelievo di acqua dallo stesso fosso. 

Con l’emendamento si chiede all’Amministrazione Comunale di verificare la possibilità di integrare i due progetti al fine di fare un unico prelevamento e utilizzare la stessa acqua della centralina Netti anche per scopi irrigui, al fine di adoperare la prevalenza di quota e diminuire i costi di energia per mettere in pressione le tubazioni destinate all’irrigazione.
 
L’atto è stato presentato dal vicesindaco, Mario Angelo Mazzi il quale ha spiegato che al momento in Umbria potevano rispondere una comunità del Trasimeno e una di Orvieto per progetti dai 2 ai 4 milioni di euro. L’aggregazione era già in corso e il Comune di Orvieto è stato coinvolto in un secondo momento. L’azione congiunta dei comuni prevede la ricognizione delle potenzialità territoriali connesse alla gestione del capitale naturale e dell’insieme degli ecosistemi che generano un flusso rinnovabile di beni e servizi disponibili, identificando anche sotto l’aspetto qualitativo i servizi presenti e quei servizi eco sistemici e ambientali indispensabili per la sopravvivenza e il benessere umano, che sono distinti in servizi: di supporto (compresa la formazione del suolo, la fotosintesi e il ciclo dei nutrienti); di regolazione (per assicurare il funzionamento degli ecosistemi concernenti le condizioni climatiche, il ciclo dell’acqua e dei materiali), di approvvigionamento (forniscono prodotti come cibo, acqua, legname, energia e fibre e culturali) e culturali (offrono benefici ricreativi, estetici e spirituali).

Ricordando che tra i progetti già elaborati dai Comuni dell’Umbria Etrusca vi è quello per la valorizzazione del patrimonio forestale gestito, dove insistono le aree naturali protette “Selva di Meana”, “Elmo Melonta” e “Parco di San Venanzo, ha precisato che sui fondi PSR sono stati già   presentati progetti per la certificazione dei boschi e un progetto per realizzare una caldaia a biomasse per il riscaldamento della scuola di Parrano. Il Comune di Orvieto si è inserito con il progetto della ristrutturazione e rimessa in pristino della centralina Netti visto l’interesse espresso dai residenti nella zona per i risvolti che ha ai fini turistici.

Dal punto di vista culturale si tratta di una opportunità di valorizzazione di archeologia industriale ma anche per lo sfruttamento finalizzato alla produzione di energia con nuove tecnologie. Il totale del finanziamento è 600.000 euro. Un progetto analogo riguarda lo sfruttamento di sorgenti nel Comune di Castel Viscardo. Rispetto alla manutenzione ordinaria dei boschi e alla produzione di anidride carbonica, ha espresso delle sue perplessità in quanto già le leggi speciali per Orvieto prevedevano l’impegno dello Stato attraverso la Regione. 

L’Assessore ha aggiunto che nell’ambito della costituzione della Comunità Sostenibile dell’Umbria Etrusca, il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato l’Avviso per presentare proposte di intervento per la realizzazione di piani di sviluppo di Green Communities da finanziare nell’ambito del PNRR – Rivoluzione verde e Transizione ecologica. Avviso che punta a: promuovere lo sviluppo delle Green Communities in attuazione della omonima strategia nazionale mediante il finanziamento di almeno 30 piani di sviluppo di Green Communities in cui le comunità locali, tra loro coordinate, presentano piani di sviluppo sostenibili a livello energetico, ambientale, economico e sociale.

I piani dovranno includere attività di gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche; la produzione di energia da fonti rinnovabili locali (micro-impianti idroelettrici, biomasse, biogas, eolico, cogenerazione e biometano); lo sviluppo di un turismo sostenibile; la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna; l’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti; lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production); l’integrazione dei servizi di mobilità e infine lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile. 

Tra i punti qualificanti delle progettualità vi sono la gestione integrata e certificata del patrimonio  agro-forestale; la gestione della  biodiversità  e  la certificazione della filiera del legno; gli interventi di regimazione delle acque nei bacini montani e la gestione integrata e certificata delle risorse idriche; l’utilizzazione di proprietà demaniali e collettive per produzioni energetiche;  la produzione di energia da fonti rinnovabili locali (micro impianti idroelettrici, biomasse, biogas,  eolico, la cogenerazione e il biometano; infine, gli interventi per la salvaguardia della biodiversità delle prestazioni eco sistemiche e delle qualità paesaggistiche per lo sviluppo di un turismo sostenibile, capace di  valorizzare  le produzioni locali. Ha concluso evidenziando che l’Avviso è un’occasione per sviluppare la prospettiva della partecipazione concertata.  
 
Qui, ampi stralci del dibattito a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Orvieto.


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