politica

Riparte la Ferrovia Centrale Umbra. "Sarà riqualificata anche la Stazione di Marsciano"

martedì 5 aprile 2022

È stato presentato sabato 2 aprile a Todi, nell'ambito di un evento promosso da Regione e Comune, il progetto di riattivazione, finanziato con fondi del Piano nazionale di recupero e resilienza, di tutta la storica tratta ferroviaria che attraversa l'Umbria da Sansepolcro a Terni. All'evento, insieme agli amministratori tuderti e regionali, tra cui la presidente Donatella Tesei, e ad altri rappresentanti dei territorio attraversati dalla ferrovia, ha preso parte anche il sindaco di Marsciano, Francesca Mele.

"Riattivare e modernizzare un'infrastruttura come la ferrovia ex FCU, oggi completamente abbandonata e degradata, con un progetto che la rimetta al centro di un sistema di mobilità sostenibile e realmente rispondente ai bisogni delle comunità che questa struttura può mettere in collegamento - commenta il primo cittadino - è e deve essere una priorità di azione per tutta la Media Valle del Tevere. Certamente lo è per il Comune di Marsciano per il cui territorio tale infrastruttura ha rappresentato un’asse di comunicazione strategico, in particolare con il capoluogo regionale, anche dal punto di vista dell’apporto che ha dato allo sviluppo industriale locale”.

Tra gli interventi presentati anche quelli relativi al recupero di parte del patrimonio immobiliare rappresentato dalle vecchie stazioni. 15 gli immobili che saranno recuperati lungo tutta la tratta ferroviaria da Sansepolcro a Terni, tra questi anche l’ex stazione di Marsciano, nel quartiere di Ammeto, per un investimento di 1.340.000 euro finalizzato a recuperare spazi di social housing, un punto di ospitalità e la sala d’attesa per gli utenti della stazione.

“L’ottica di ammodernamento delle infrastrutture regionali della mobilità con cui, anche attraverso questo progetto, la Regione Umbria si sta muovendo – conclude Mele – consentirà all’Umbria di riconquistare un posto di centralità anche in termini di quello sviluppo economico e turistico che negli anni passati è stato pesantemente condizionato dall’arretratezza della nostra rete viaria e dei collegamenti con il resto del territorio nazionale”.