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"Porano Conta!": "Ai proclami e alle prese di posizione populiste il Comune risponde con i fatti"

domenica 21 novembre 2021

"In riferimento alle recenti pubbliche esternazioni del consigliere comunale Pacioni, il gruppo consiliare Porano Conta, che dal giugno 2019 amministra Porano, rende noto che nell’ultimo Consiglio comunale, convocato a seguito di una richiesta condivisa delle minoranze ma anche per trattare importanti proposte della Giunta municipale, alcune anche a carattere di urgenza, come l’atto propedeutico all’inizio degli interventi per il centro di Ippoterapia presso Villa Paolina, si è parlato anche di acqua pubblica in merito all’approvazione di un atto amministrativo necessario a consentire a SII di effettuare gli interventi di efficientamento delle infrastrutture idriche di Porano, in virtù dello stanziamento di € 450.000 previsto dal Piano triennale degli investimenti del Servizio Idrico a favore del nostro Comune.

A dimostrazione che ai proclami ed alle prese di posizione da sempre populiste del consigliere Pacioni, dove tutto è sbagliato e tutto è da rifare (tra l’altro creazioni della sua parte politica), il Comune risponde con i fatti perchè lo stanziamento non viene a caso, ma soltanto a seguito di  contatti e incontri con il gestore in cui gli amministratori hanno evidenziato le vetuste problematiche degli impianti idrici cittadini. Il Consiglio comunale ha inoltre approvato l'adesione del Comune di Porano all’avvio di un percorso, condiviso con altri otto Comuni del territorio, che potrebbe portare alla costituzione di una Unione dei Comuni per la gestione unitaria di funzioni fondamentali.

Questo percorso prevede varie fasi tra le quali, importantissima, quella del coinvolgimento delle comunità locali che saranno parte integrante e indispensabile del progetto. Al momento è soltanto una dichiarazione di intenti di cui il Sindaco aveva già accennato in precedenti Consigli, probabilmente il consigliere Pacioni che si è astenuto era poco attento, tanto è vero che l'altro gruppo di minoranza non ha esitato ad approvare l'atto.
Comprendiamo anche il rammarico del consigliere Pacioni rispetto alla caparbietà di questa Amministrazione che, come promesso in campagna elettorale, è riuscita in poco tempo e in pieno Covid a convincere letteralmente la curatrice fallimentare a bandire la gara d'asta per l’alienazione dell’area denominata “Orto del Prete”.

Era il primo passo, fondamentale, per poter dare compimento al progetto di riqualificazione. Il Comune è costantemente in contatto con il proprietario dell'area che sta procedendo a regolarizzare la parte amministrative per iniziare gli interventi. Le idee del consigliere sull'acquisto dell'area da parte del Comune sono tutte legittime, ma non tengono sicuramente conto del grande esborso economico necessario per completare i lavori e della possibilità che i bandi pubblici, ammesso che ultimamente ce ne siano stati tali da realizzare un’opera del genere, si possano anche perdere ( e quindi allungare i tempi). Comprendiamo inoltre tutte le considerazioni sull'infopoint perchè da sempre il consigliere Pacioni si ritiene l'unica persona sul territorio depositaria delle competenze in tema di turismo, cultura e ambiente e non può accettare che una amministrazione comunale se ne occupi tentando, tra mille difficoltà, di fornire strumenti di conoscenza ai cittadini, in particolare ai più giovani.

Ricordiamo che il locale era fino al 2014 un indegno vespasiano, alle porte del centro storico, che emanava odori fortemente in contrasto con la famosa “aria” della Porticciola. Fu merito del Sindaco Cocco recuperare questa struttura già penalizzata dalla posizione sottostante il piano stradale e quindi con naturali problemi di umidità, superati con l'intervento di ristrutturazione (PSR) e con una minima parte dei fondi legati al PUC3 nell'ambito della sistemazione del Belvedere. Gli è molto difficile inoltre accettare che l'Ecomuseo, di cui è stato in effetti il progettista, è uno strumento approvato dal Consiglio comunale nel 2013 e che quindi è a tutti gli effetti una istituzione del Comune.

Oggi il Consigliere Pacioni afferma, con aria di superiorità, che l’Ecomuseo non è soltanto una sede, ma molto di più, cosa che, a parer suo, gli attuali amministratori non possono capire. Ne siamo convinti anche noi, tanto più che la gestione è fortunatamente in capo all’Associazione Acqua che su questi temi ha lavorato per anni anche attraverso l’operato dello stesso consigliere che ne è stato parte integrante, addirittura Presidente. Come dire, abbiamo dato una sede, una gestione, forse la migliore, ora il gestore deve rispettare gli impegni che prevedono azioni di promozione e valorizzazione delle peculiarità ambientali e storiche del territorio.

Non commentiamo qui le gravi affermazioni del Pacioni sui materiali, probabilmente altre saranno le sedi. Comunque potrà, come è nel suo diritto, visionarli quanto prima perchè gli è stata comunicata la data ben prima dei 30 giorni a disposizione dell’Amministrazione comunale per soddisfare la richiesta di accesso agli atti. D'altra parte la "stizza" del consigliere Pacioni si rivela in tutta la sua forza quando accusa di ingerenze il Sindaco rispetto alla gestione della biblioteca e dell'Ecomuseo. Dimostra di non conoscere le dinamiche di un appalto, e questo per un politico non è proprio un merito.
Il Comune è il titolare dell'appalto, ha indetto la gara e l'ha aggiudicata.

Gli appaltatori, in questo caso la Cooperativa Il Quadrifoglio e l'Associazione Acqua, quest'ultima come sub-appaltatrice dell'Ecomuseo, sono chiamati ad attuare quanto previsto nel capitolato d'oneri. Il Sindaco viene accusato di "ingerenze" perchè segue in prima persona le attività sia per vigilare sia per proporre.  L'unica ingerenza che ad oggi registriamo è in realtà quella del consigliere Pacioni che, dapprima si dichiara collaboratore esterno dell'Associazione Acqua che volontariamente e gratuitamente propone iniziative da tenersi nell'ambito dell'Ecomuseo, e poi si arroga il diritto di ritirarle perchè non gradisce che c'è un Sindaco che se ne occupa in prima persona.

Anche sulla interrogazione sui noccioleti, per la cui risposta il Sindaco ha delegato la consigliera Brunori per le competenze in materia (anche questo Pacioni deve imparare, il Sindaco può delegare) ed il Vicesindaco per la Giunta, il consigliere di minoranza si rileva in linea con le mode antiscienza del momento omettendo che l’Amministrazione ha aderito recentemente al Biodistretto del Lago di Bolsena per intraprendere azioni virtuose sul territorio a tutela della biodiversità e della salubrità dei prodotti primari.

Omette inoltre che i dati presentati per soddisfare le esigenze di conoscenza del gruppo consigliare in merito allo ‘stato dell’arte’ della corilicoltura nel nostro territorio si basano su metodologie  scientifiche di cui la consigliera Brunori si occupa da anni, collaborando e coordinando progetti europei LIFE volti a promuovere buone pratiche per ridurre l’impatto della agricoltura intensiva sull’ambiente ed in linea con quanto promosso non dalle conoscenze della consigliera ma da autorevoli società scientifiche, in primis AISSA che rappresenta la posizione della comunità scientifica agraria nazionale sull’intensificazione sostenibile, in un momento di acceso dibattito sulla sostenibilità in agricoltura.

Nello stesso documento si fa esempio di virtù di come in aree ‘ad alta intensità agricola’ italiana ci siano nicchie ( eh sì caro consigliere, Unesco copre solo piccole aree delle zone citate … legga qualche bibliografia scientifica in merito ) i cui comportamenti virtuosi di produttori ed imprenditori agricoli, che da anni collaborano con enti di ricerca, siano stati basilari per l’iscrizione in uno dei più ambiti riconoscimenti territoriali.

Il consigliere ricorderà senz’altro che non una associazione di categoria (Confagricoltura) , ma bensì la ex Giunta regionale di centro sinistra nel 2020 e la stessa Coldiretti, oltre a rinomate Università (Bologna, Viterbo, Bocconi), sottolineano il ruolo chiave delle FHCo nel garantire la sostenibilità e la tracciabilità della filiera come asset decisivi per la coltura del nocciolo a beneficio dell’ economia del territorio che deve tornare a fare una ‘buona’ agricoltura … e non ad abbandonarla! Rispetto alla interrogazione del consigliere Pacioni si ribadisce l’impossibilità (anche volendo e non si vuole) da parte dell’Amministrazione comunale di impedire la coltura della nocciola.

L’unico strumento in capo al Sindaco potrebbe essere quello di “ordinanza” per un eventuale, futuro -se necessario- divieto di utilizzo di alcuni fitofarmaci per poter indirizzare i produttori a mantenere “bio” la coltura anche dopo i 5 anni previsti per l’accesso ai contributi pubblici.
Nel frattempo si esprimeranno autorevoli tavoli scientifici già istituiti, che, magari, sosterranno i Comuni  anche attraverso strumenti di controllo, al fine di potergli consentire di esercitare il legittimo potere di “Ordinanza” in maniera corretta e soprattutto validata da solide basi scientifiche. Porano non si tirerà certamente indietro…

Ultima cosa: l’uscita anticipata del Vicesindaco dal Consiglio comunale è avvenuta pochissimi istanti prima della chiusura della seduta e soltanto per motivi famigliari, come riportato tra l’altro sul verbale. Il consigliere Pacioni non ne ha sicuramente sentito la mancanza perché probabilmente è abituato a regimi autoritari secondo i quali gli altri non devono parlare.

Fonte: Gruppo Consiliare "Porano Conta!"