politica

Rifiuti Zero, Sblocco Immuni e Servizi Ecosistemici al centro del Consiglio Comunale

sabato 8 maggio 2021
Rifiuti Zero, Sblocco Immuni e Servizi Ecosistemici al centro del Consiglio Comunale

Venerdì 7 maggio si è tenuto il Consiglio Comunale di Parrano che ha preso le seguenti deliberazioni:

Ratifica Deliberazione Giunta Comunale n. 12 del 13.03.2021, avente ad oggetto: "Variazione d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio 2021/2023".

Il Consiglio Comunale premesso che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 in data 17.02.2021, è stato approvato il bilancio di previsione finanziario 2021/2023;

vista la deliberazione di Giunta Comunale n.12 in data 13/03/2021, con la quale sono state apportate in via d’urgenza variazioni al bilancio di previsione dell’esercizio 2021/2023, ai sensi dell’art.175, comma 4, del D.lgs. n. 267/2000;

riconosciuti i requisiti d’urgenza del provvedimento surrogatorio adottato dalla Giunta Comunale, stante la necessità di realizzare gli interventi programmati e di far alla variazione dall’esigenza di adeguamento degli stanziamenti relativi alla parte entrata e spesa;

verificato il permanere degli equilibri di bilancio, sulla base dei principi dettati dall’ordinamento finanziario e contabile ed in particolare dagli artt.162, comma 6 e 193 del D.lgs. n. 267/2000 nonché degli equilibri inerenti i vincoli di finanza pubblica;

preso atto che relativamente alla variazione adottata dalla Giunta Comunale è stato acquisito il parere favorevole del responsabile del servizio finanziario, espresso ai sensi dell’art. 153 del D.Lgs. n. 267/2000; dell’organo di revisione economico-finanziaria, espresso ai sensi dell’art. 239, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 267/2000;

rilevata la regolarità della procedura seguita ed il rispetto del termine di decadenza per la prescritta ratifica, così come disposto dall’art. 175, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000;

ritenuto pertanto di provvedere alla ratifica della deliberazione di Giunta Comunale n. 12 del 13.03.2021, avente ad oggetto: “Variazione d’urgenza al bilancio di previsione dell’esercizio 2021/2023;

visti il D.Lgs. n. 267/2000, il D.Lgs. n. 118/2011, lo Statuto Comunale, il vigente Regolamento comunale di contabilità;

riconosciuta la competenza consiliare ai sensi dell’art. 42 D.lgs. 267/00;

acquisiti i pareri favorevoli resi sensi ai sensi dell’art.49 del D.lgs. 267/00 in ordine alla regolarità tecnica e contabile dal responsabile del Servizio Finanziario;

con il seguente esito della votazione presenti 11, voti favorevoli 8, astenuti 3, contrari 0, espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

di ratificare, a norma dell’art. 175 comma 4 e 42 comma 4 del TUEL D. lgs. N. 267/2000, le variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2021, assunta con delibera di giunta comunale n. 12 del 13.03.2021, avente ad oggetto Variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2020-2022 (Art. 175, comma 4, del T.U. EE. LL. approvato con D.Lgs. 267/2000), che si allega sub A) alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale della stessa;

di dare atto che il bilancio di previsione 2021, a seguito delle variazioni di cui sopra, rispetta i vincoli posti dal patto di stabilità.

con il seguente esito della votazione presenti 11, voti favorevoli 8, astenuti 3, contrari 0, espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del d.Lgs. n. 267/2000.  

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Indirizzi in merito all'adesione alla Strategia Internazionale "Rifiuti Zero 2027"

Il Consiglio Comunale

visto il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;

visto il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:

- la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;

- la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

- la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;

visto il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti;

considerato che l’Unione europea, al fine di dissociare la crescita dalla produzione di rifiuti, ha proposto agli stati membri un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclaggio e per quanto attiene la gestione delle risorse ha fissato come obiettivo strategico una gestione efficiente nell’impiego delle risorse, anche attraverso il recupero di materiali dai rifiuti da utilizzare come materie prime secondarie;

richiamata in particolare la direttiva europea 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 con la quale si stabilisce una serie di principi per il trattamento dei rifiuti all’interno della Comunità mirante a proteggere l’ambiente e la salute umana e si indicano agli Stati membri le misure che essi devono adottare per il trattamento dei loro rifiuti conformemente alla seguente gerarchia, da applicarsi per ordine di priorità:

- prevenzione;

- preparazione per il riutilizzo;

- riciclaggio;

- recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia

- smaltimento;

richiamata la risoluzione del Parlamento Europeo del 24 maggio 2012 su una Europa efficiente nell’impiego delle risorse che esorta la Commissione e gli Stati membri a eliminare gli ostacoli a un mercato del riciclo e del riutilizzo funzionante e sottolinea l’urgente necessità di attuare pienamente l’intera legislazione esistente in materia di rifiuti, potenziandone l’applicazione e il controllo;

visto il recepimento della predetta direttiva europea nel testo unico in materia ambientale D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare I’art. 179 che ha recepito la gerarchia delle opzioni fissate dalla direttiva europea nella gestione dei rifiuti e che le pubbliche amministrazioni devono rispettare, assunto che tali criteri di priorità costituiscono la migliore opzione ambientale possibile;

visto l’art. 180 del predetto testo unico che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione  riduzione della produzione di rifiuti, dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:

- la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, utilizzo delle migliori tecniche disponibili, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto medesimo;

- la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d’invito che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

- la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;

visto l’art. 198 del Decreto Legislativo 152/2006 che attribuisce ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti urbani assimilati con particolare riferimento alle modalità del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento;

attesa la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica e, per converso, un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati ai fini del rispetto degli obiettivi fissati dall’art. 205 del succitato D.Lgs. n.152/06;

considerato che, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata, è prevista l’applicazione di un’addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica ai sensi del comma 3 dello stesso art. 205, con conseguente aggravamento dei costi a carico degli utenti del servizio;

considerata pertanto la necessità di massimizzare i recuperi di materiali e di minimizzare gli smaltimenti puntando su sistemi di raccolta porta a porta e su di una filiera impiantistica tesa a valorizzare le frazioni merceologiche intercettate;

dato atto che in questo Comune è già in atto il sistema di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati in modalità porta a porta;

preso atto che a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso Rifiuti Zero alla data del 2027 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la responsabilità estesa dei produttori con la quale coinvolgere fattivamente il mondo produttivo nell’assunzione di produzioni sempre più pulite ed in grado di incorporare i costi ambientali delle merci prodotte;

considerata la presenza attiva a livello nazionale e internazionale di Enti ed Associazioni che operano in tale ambito, fra cui Zero Waste Italy e Zero Waste Europe e il Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori (Lu);

richiamata la Carta di Napoli, adottata dai partecipanti al quinto Convegno Internazionale sulla Strategia Rifiuti Zero svoltosi a Napoli nel febbraio 2009, in cui si delineano i principi per il conseguimento dell’obiettivo Rifiuti Zero;

considerate le linee guida della strategia Rifiuti Zero che sono efficacemente sintetizzate nei “Dieci passi verso Rifiuti Zero” di Zero Waste Italy:

- separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non è quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale;

- raccolta differenziata porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di raccolta differenziata in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito;

- compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori;

- riciclo: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva;

- iniziative di riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili;

- riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale;

- incentivi economici: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli; 

- recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta differenziata, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua;

- centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle della raccolta differenziata, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo;

- azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2027 dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta;

considerato che questa strategia si allinea con gli obiettivi intrapresi dall’Amministrazione e dall’Autorità di Ambito Regionale, che in questa ottica ha appaltato il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti all’attuale gestore di ambito;

premesso che a livello nazionale e internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “Rifiuti Zero” alla data del 2027 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;

richiamato in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia (Canberra e la regione sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito; e che molti sono i comuni in Italia che hanno già aderito a questo percorso deliberando l’adesione alla Strategia Rifiuti Zero;

considerato che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei “gas serra” resa sempre necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed obbligano i governi a “tagliare” le emissioni di C02 legate anche alla produzione dei beni di consumo a partire dagli imballaggi;

che in tale ottica questa Amministrazione intende farsi promotrice presso l’AURI affinché venga ampliato e rafforzato il percorso verso l’obiettivo “Rifiuti Zero 2027”;

udita la relazione del Sindaco

acquisiti i pareri di regolarità tecnico e contabile espressi, ai sensi dell’art 49 del D.Lgs n. 267/2000,

visti il D.Lgs. 18/08/2000, no 267, il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118; lo Statuto Comunale; il vigente Regolamento di contabilità;

tutto ciò premesso

il Consiglio Comunale 

con il seguente esito della votazione: presenti 11, voti favorevoli 11, astenuti 0, contrari 0, espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

di approvare i seguenti indirizzi in materia di rifiuti

di farsi promotori presso l’AURI regionale affinché vengano messe in atto tutte le misure possibili per il raggiungimento del traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2027, mediante l’ampliamento ed il rafforzamento delle misure già adottate in questa ottica, tra le quali: 

- la realizzazione un centro locale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e imballaggi possano essere re-immessi nei cicli di utilizzo; 

- la realizzazione di impianti di trattamento a freddo dei rifiuti residui che prevedano innanzi tutto un ulteriore recupero di materia, l’eventuale sfruttamento senza combustione dell’energia ricavabile nei rifiuti (per es. digestione anaerobica) e l’eventuale produzione di materia prima seconda (per es. sabbie sintetiche), e comunque prevedano sempre lo studio e la minimizzazione del rifiuto residuo da smaltire in discariche temporanee;

di sollecitare l’ultimazione del Centro Intercomunale di raccolta in corso di costruzione nella cui progettazione è prevista l’incentivazione dell’auto-conferimento;

di impegnarsi ad incentivare la sensibilizzazione dei cittadini alla riduzione, al riuso e al riciclo dei rifiuti;

di avviare, attraverso la presente adesione alla strategia internazionale Rifiuti Zero, un percorso che conduca anche ad una corretta gestione del territorio (controllo della cementificazione, recupero e riqualificazione strutture e aree dismesse, progettazione e programmazione partecipata del territorio, bioedilizia, ecc.), alla riduzione dell’impronta ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.), alla mobilità sostenibile (car-sharing, pedibus, ecc.), ed in generale alla incentivazione di nuovi stili di vita (autoproduzione, filiera corta, turismo ed ospitalità sostenibili, commercio equo e solidale, ecc.).

di attivare ogni utile iniziativa nei confronti degli Enti Competenti affinché i rifiuti residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento (la cui logica contrasta nettamente e senza compromessi con l’obiettivo Rifiuti Zero) o avviati “tal quali” a discarica;

di chiedere all’AURI di istituire l’"Osservatorio verso Rifiuti Zero" con i rappresentanti di ciascun Comune, del Gestore e delle Associazioni che si impegnano (da statuto) per l’attuazione della strategia Rifiuti Zero con il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale.

Infine il Consiglio Comunale, stante l’urgenza di provvedere, con il seguente esito della votazione:

presenti 11, voti favorevoli 11, astenuti 0, contrari 0 espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del d.Lgs. n. 267/2000.

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Approvazione Protocollo d'intesa servizi ecosistemici 

Preso atto che:

nei territori dei comuni di Comune di Allerona, Baschi, Castel Viscardo, Ficulle, Parrano e San Venanzo insistono le aree naturali protette della “Selva di Meana”, “Elmo Melonta”, “Parco di San Venanzo”, lo STINA e il “Parco Fluviale del Tevere”;

è intenzione dei sopra indicati comuni lavorare sull’elaborazione di una strategia di sviluppo e valorizzazione comune del territorio dove insistono le aree naturali sopra elencate

Ritenuto opportuno addivenire alla stipula di un protocollo di intesa tra i soggetti sopra indicati, allo scopo di coordinare l’attività dei soggetti medesimi;

 Rilevato che: 

-la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 il cosiddetto “collegato ambientale” all’art. 70 affronta  l’introduzione di un sistema di pagamento dei servizi ecosistemici e ambientali;

-tale sistema di “pagamento” dovrà servire a dare un valore di mercato ai “Servizi Ecosistemici e Ambientali”, individuando i servizi (come la fissazione del carbonio nelle foreste, la regimazione delle acque, la salvaguardia della biodiversità e del paesaggio, l’utilizzo di beni demaniali per produzioni energetiche ecc.) che siano remunerativi e le relative modalità di pagamento;

-Il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (DL 34/2018) parla di gestione attiva del patrimonio forestale e dei servizi ecosistemici che lo connotano;

-il D. Lgs 50/2016, in particolare l’art. 95, prevede che tra i criteri di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa si possa valutare la compensazione delle emissioni di gas ad effetto serra associate alle attività dell’azienda interessata all’appalto;

Con delibera 17 del 13.03.2021 avete ad oggetto “Determinazioni in ordine alla richiesta di adesione Comunità energetiche rinnovabili – Cooperativa di Comunità Monte Peglia”;

Considerato che il Comune di Parrano è stato individuato quale coordinatore del progetto sopra indicato, con ciò assumendo il ruolo di capofila;

Considerato necessario:

-approvare il testo del “PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZI ECOSISTEMICI” che allegato alla presente deliberazione, ne forma parte integrante e sostanziale;

-autorizzare il Comune di Parrano, quale soggetto capofila del progetto di cui all’allegato “PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZI ECOSISTEMICI”;

-autorizzare il Sindaco p.t. del Comune di Parrano a sottoscrivere il “PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZI ECOSISTEMICI”.

Tutto ciò premesso e considerato

Si conviene e si sottoscrive, fra le Amministrazioni Comunali, gli Enti e i soggetti interessati, il seguente protocollo d’intesa.

Art. 1 Finalità

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente protocollo di intesa che definisce gli impegni che i soggetti sottoscrittori si assumono, ciascuno per quanto di rispettiva competenza e comunque in stretta sinergia, per perseguire l’obiettivo comune di definire una Strategia di Sviluppo e Valorizzazione dei boschi e dei servizi ecosistemici ad essi connessi, da attuarsi anche attraverso l’individuazione di un metodo di gestione condiviso utile a supportare lo sviluppo e la valorizzazione di tale patrimonio naturale e culturale. Ciò dal punto di vista sia ambientale (rete ecologica territoriale, conservazione della biodiversità dei sistemi naturali e delle aree agricole, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico) sia sociale (salute pubblica, mitigazione dell’inquinamento, fruizione, servizi ecosistemici culturali) che economico e occupazionale (rete di servizi ecosistemici, riqualificazione di aree ed edifici dismessi, mantenimento degli ecosistemi secondo i dettami della strategia per la biodiversità).

Art. 2 Impegni delle parti

Il presente protocollo individua gli impegni e gli adempimenti posti in capo a ciascun soggetto al fine di consentire il perseguimento degli obbiettivi prefissati e la coordinata attuazione delle azioni. Il coordinamento generale è in capo al Comune di Parrano individuato come capofila. In generale i soggetti sottoscrittori si impegnano a: -partecipare anche da remoto, a tavoli di lavoro che dovranno essere attivati tra tutti i soggetti sottoscrittori al fine di mettere a punto e condividere la strategia per la realizzazione degli obiettivi di cui all’art. 1; -la strategia deve essere realizzata anche con il coinvolgimento, nel quadro delle possibilità indicate dalla normativa vigente, dei soggetti privati e di altri soggetti pubblici, per poter rappresentare la necessità/volontà di tutti coloro che, a diverso titolo, sono in grado di contribuire alla realizzazione della stessa.

Art. 3 Modalità operative

Al fine di raccordare gli impegni individuati, i soggetti sottoscrittori concordano di individuare un Gruppo di Lavoro Permanente (costituito da un componente per ogni soggetto partecipante). Il gruppo di lavoro si riunirà periodicamente con il compito di proporre documenti e progetti che una volta approvati dagli organi competenti dei vari soggetti sottoscrittori costituiranno la Strategia di Sviluppo e Valorizzazione.

Art. 4 Durata

Il presente Protocollo avrà una durata di anni tre e potrà essere rinnovato con semplice intesa tra le parti discussa e concordata nell’ambito del gruppo di lavoro.

VISTO il D. Lgs 267/2000;

RITENUTO di far proprio il documento istruttorio, in premessa riportato;

Udita la relazione del Sindaco

Acquisiti i pareri di regolarità tecnico e contabile espressi, ai sensi dell’art 49 del D.Lgs n. 267/2000,

Visto il D.Lgs. 18/08/2000, no 267;

Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

Visto lo Statuto Comunale;

Visto il vigente Regolamento di contabilità;

 Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO COMUNALE

Con il seguente esito della votazione:

Presenti n.11 , Voti Favorevoli n. 11   , Astenuti n. 0   , Contrari n.  0    , espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

Di fare proprio il documento istruttorio in premessa riportato e conseguentemente:

 -di approvare il testo del “PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZI ECOSISTEMICI” che allegato alla presente deliberazione, ne forma parte integrante e sostanziale;

-di autorizzare il Comune di Parrano, quale soggetto capofila del progetto di cui all’allegato “PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZI ECOSISTEMICI”;

-di autorizzare il Sindaco p.t. del Comune di Parrano a sottoscrivere il “PROTOCOLLO D’INTESA SERVIZI ECOSISTEMICI”

Infine il Consiglio Comunale, stante l’urgenza di provvedere, con il seguente esito della votazione:

Presenti n.11, Voti Favorevoli n. 11   , Astenuti n.  0   , Contrari n.    0 espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

 

DELIBERA

di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del d.Lgs. n. 267/2000.

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N° 10

del 07.05.2021

 

 
 

Oggetto: Tracciamento funzionale : “Immuni Georeferenziata”
IL CONSIGLIO COMUNALE

 Premesso che:

-Il Sistema di allerta Covid-19, che rappresenta il sistema nazionale di tracciamento digitale dei contatti (contact tracing), è finalizzato al contrasto della diffusione del Covid-19 ed è complementare alle modalità ordinarie di tracciamento dei contatti già in uso nell’ambito del Servizio sanitario nazionale (SSN). Tale Sistema, denominato Immuni, è composto da un’applicazione (di seguito “app” o “app Immuni”) per dispositivi mobili; dai sistemi e dalle componenti tecnologiche e organizzative che ne permettono il funzionamento (di seguito “backend”), nonché da un servizio di interazione con gli operatori sanitari che utilizza il Sistema Tessera Sanitaria (di seguito “Sistema TS”);

-Il Ministero della salute è titolare del trattamento dei dati personali raccolti nell’ambito del predetto Sistema e si avvale di Sogei S.p.a. e del Ministero dell’economia e delle finanze, limitatamente all’utilizzo del Sistema TS, che operano in qualità di responsabili del trattamento (art. 28 del Regolamento);

-L’applicazione, istallata liberamente e volontariamente dagli interessati, consente di avvisare tempestivamente gli utenti di essere entrati in contatto stretto con un soggetto risultato positivo al Covid-19, fornendo raccomandazioni sul comportamento da assumere e invitandoli a consultare il proprio medico;

 Visto che proprio il DGPR, il regolamento europeo della privacy, prevede che in caso di epidemia possano essere sospesi i vincoli delle norme di totale tutela dei diritti individuali per motivate ragioni di interesse e sicurezza pubblica;

Considerato che:

-il modello di funzionamento che è stato imposto ad Immuni dai due sistemi operativi che l’hanno ospitata come iOS di Apple e Android di Google.L’aspp  non usa il gps che segue i nostri spostamenti, ma la tecnologia bluetooth presente nei nostri telefonini, un sistema per trasferire dati senza fili ad altri dispositivi bluetooth;

-Apple e Google, che assieme controllano quasi la totalità del mercato degli smartphone, il 10 aprile hanno deciso di collaborare per far dialogare i rispettivi sistemi bluetooth e in questi giorni hanno presentato una serie di innovazioni che rendono lo scambio di questo codice non solo anonimo, ma anche cifrato, con un nuovo sistema di cifratura avanzatissimo. Impossibile, dicono, risalire all’identità dei possessori degli smartphone.

-Al momento il sistema prevede che  una volta al giorno tutti gli smartphone che hanno attivato Immuni  possano interrogare un computer del ministero della Salute dove sono stati inseriti i codici degli smartphone delle persone che nel frattempo hanno scoperto di essere contagiate.

Considerato che:

-bisogna ricostruire un progetto di intervento, nell’ambito “vaccini+ sorveglianza”,  con una strategia data driven. Sia per l’efficienza dell’operazione rispetto all’obbiettivo: ridurre la circolazione del virus, sia per dare forza e riconoscimento all’idea del servizio pubblico;

Dati di qualità migliorano i rapporti tra Governanti e Governati, promuovono il senso di cooperazione e sussidiarietà sociale, supportano le decisioni pubbliche con aderenza alla realtà dei fatti e delle esigenze, e consentono a ricercatori, Enti di studio, di adeguare i propri comportamenti in funzione di auto-convincimenti, più che imposizioni dall’alto, e di aumentare le possibilità di analisi di correlazioni spesso nascoste

-Immuni deve essere efficiente , grazie ad una rete di supporto sanitario che assista l’eventuale contagiato, ma , prioritariamente, grazie alla sua capacità di georeferenziare le informazioni: Immuni deve dire quando e dove si è incrociato un positivo, per  organizzare la reazione. Oggi  indica vagamente che qualche giorno prima forse si è verificato un incontro con un altro utente a cui è stato poi riscontrato il virus. Mentre Apple e Google hanno la  capacità di scannerizzare ogni nostro movimento, documentando persino il tipo di mezzo di trasporto che viene utilizzato, gli scienziati lamentano di non avere dati territoriali per tracciare gruppi portatori del contagio come si muovono e con quali  sistemi. Non bisogna violare la privacy;

Dato atto che si rende necessario per tanto che sia a livello nazionale che dell’Unione Europa, che si trova già impegnata nell’elaborazione di nuove norme sul tema della gestione delle informazioni da parte delle piattaforme globali che implementano sistemi di intelligenza artificiale, si proceda a rinegoziare con i sistemi operativi della telefonia mobile una nuova soluzione che combinando, come tecnicamente si è dimostrato possibile, la connessione bluetooth con il sistema GPS, in modo da disporre di dati circonstanziati sia cronologicamente che geograficamente.

Considerato che I comuni devono poter condividere i dati territoriali per avere le indicazioni sul coinvolgimento di centri o sedi di pubblico interesse e procedere così ad un’azione di sanificazione efficacie.

Udita la relazione del Sindaco

Acquisiti i pareri di regolarità tecnico e contabile espressi, ai sensi dell’art 49 del D.Lgs n. 267/2000,

Visto il D.Lgs. 18/08/2000, no 267;

Visto il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

Visto lo Statuto Comunale;

Visto il vigente Regolamento di contabilità;

 Tutto ciò premesso

IL CONSIGLIO COMUNALE

Con il seguente esito della votazione:

Presenti n.11 , Voti Favorevoli n. 8   , Astenuti n. 3   , Contrari n. 3     , espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

 

 

Di  manifestare la propria volontà di prendere parte a quanto necessario sia a livello nazionale che dell’Unione Europa, che si trova già impegnata nell’elaborazione di nuove norme sul tema della gestione delle informazioni da parte delle piattaforme globali che implementano sistemi di intelligenza artificiale, per procedere a rinegoziare con i sistemi operativi della telefonia mobile una nuova soluzione che combinando, come tecnicamente si è dimostrato possibile, la connessione bluetooth con il sistema GPS, in modo da disporre di dati circonstanziati sia cronologicamente che geograficamente;
 

Di dare mandato al Sindaco di svolgere gli atti susseguenti alla presente deliberazione al fine del potenziamento della georeferenzazione della “APP IMMUNI”
Infine il Consiglio Comunale, stante l’urgenza di provvedere, con il seguente esito della votazione:

Presenti n.11, Voti Favorevoli n. 8   , Astenuti n.  3   , Contrari n. 0 espressi in forma palese per alzata di mano dagli aventi diritto;

DELIBERA

di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del d.Lgs. n. 267/2000.