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Maleducazione giovanile. "I fenomeni accaduti non possono essere affrontati solo con strumenti di polizia"

martedì 4 maggio 2021
Maleducazione giovanile. "I fenomeni accaduti non possono essere affrontati solo con strumenti di polizia"

"Quali azioni sta mettendo in campo l’Amministrazione Comunale per guidare l’operato e le azioni dei nostri ragazzi?". Lo ha chiesto in Consiglio Comunale, il capogruppo di Progetto Orvieto, Alessio Tempesta, all'indomani di "un episodio increscioso di maleducazione", avvenuto venerdì 14 aprile e testimoniato due giorni dopo con un post su Facebook dall'imprenditrice orvietana Sabrina Ceprini. Questo:

"Orvieto Centro Storco venerdì ore 19, Vicolo dei Dolci accanto all’ufficio del turismo, in Piazza Duomo per intenderci. Mio marito ed io stiamo rientrando a casa con le buste della spesa in mano e ci troviamo davanti due ragazzetti sui 15/17 anni uno dei quali apre la patta dei pantaloni pronto a espletare i propri bisogni “en plein air”. In modo educato gli chiediamo la cortesia di usare il bagno sotto le scalette del Duomo, cercando di fargli capire l’importanza di mantenere un comportamento decente e di preservare la cosa pubblica.

In risposta siamo stati aggrediti verbalmente con urla e frasi testuali: “mica me faccio comannà da questi! Che vol dì che sto vicolo è di tutti? Io piscio do me pare! Anzi ora je piscio tutti li giorni qui e pure sotto casa!” Poi ha continuato a urlare andando sotto al viso di mio marito nell’intento palese di provocare una sua reazione, che grazie al cielo non c’è stata. Ho chiamato i Carabinieri. È ormai un anno che non solo ‘me pisciano sotto casa’ ma in quello stesso vicolo vendono fumo (e forse anche altro), rompono bottiglie di vino e birra lasciando i vetri a terra e stanno ammassati uno sopra l’altro senza mascherine.

Non voglio più tollerare e, in tutta onestà, desidero qualcosa di diverso per la mia città e per mio figlio che qui cresce. Sembra di vivere in un quartiere degradato di una grande città piuttosto che nel centro storico di Orvieto. No, non è il frutto del disagio dovuto alla pandemia, finiamola con questo alibi che ormai sembra giustificare tutto. Questa è mancanza di educazione, ignoranza allo stato puro, assenza totale di rispetto per le cose e per le persone. Diciamocela tutta, siamo ormai invasi da un alto degrado comportamentale, che necessiterebbe di un maggiore controllo quotidiano da parte delle autorità preposte.

Non dimentichiamoci che assistiamo inermi ai quotidiani atti vandalici ai danni delle staccionate dell’anello della rupe o delle aree giochi dei bambini. Visto che questo problema è ormai diffuso, si sta pensando di intervenire in qualche modo o si aspetta che passi da se? È possibile organizzare un incontro sinergico tra Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia, Questura, per far sì che si ripristini un po’ di normalità civica? Chiedo per mio figlio e i suoi amici. Chiedo per la vicina di casa che porta a spasso la sua anziana nonna nello stesso vicolo. Chiedo per mio marito che non so ancora come si sia trattenuto di fronte a tanta maleducazione.

Chiedo per me, che per far valere le mie ragioni mi sono trovata costretta a chiamare i Carabinieri. Chiedo per tutta la comunità, che paga regolarmente le tasse nella speranza di ricevere qualche servizio in cambio, e che forse oggi dovrebbe iniziare a pretenderlo. Da madre mi rivolgo in special modo a chi è genitore: non smettiamo mai di insegnare l’educazione ai nostri figli, potremmo addirittura ritrovarci tutti a vivere in una civiltà migliore".

"In questo periodo - ha detto in Consiglio, il sindaco, Roberta Tardani - siamo sollecitati varie volte da richieste di intervento ad educare le giovani generazioni a comportamenti più corretti. Ma l’educazione è compito che spetta in primis alla famiglia non certo all’Amministrazione Comunale. E’ chiaro che serve un lavoro di concerto tra tutti i soggetti impegnati dove ognuno deve fare la propria parte.

I controlli ci sono ma è chiaro che serve l’apporto di tutti. Abbiamo incontri periodici con le Forze dell’Ordine ma i fenomeni accaduti non possono essere affrontati solo con strumenti di polizia. E dire che la nostra città è in preda al degrado sociale lo trovo esagerato. A giorni partirà la videosorveglianza sul centro storico, inoltre, stiamo cercando di raccordarci con le associazioni presenti sul territorio".