politica

Gal Trasimeno-Orvietano, il nuovo Direttivo prende le distanze dalle polemiche e si mette al lavoro

domenica 22 novembre 2020
Gal Trasimeno-Orvietano, il nuovo Direttivo prende le distanze dalle polemiche e si mette al lavoro

Dopo l’insediamento ufficiale e la nomina del presidente, Gionni Moscetti, e del vice presidente, Valter Sembolini, una nuova riunione ha sancito, la settimana scorsa, il vero inizio del lavoro del neo eletto Consiglio d'Amministrazione del Gal Trasimeno-Orvietano. Sono stati affrontati e deliberati aiuti per le imprese attraverso la partecipazione a fiere molto importanti quali "Terra Madre. Salone del Gusto", sostenuta e organizzata da Slow Food, a Torino, e "Artigiani in Fiera", a Milano, non in presenza come avveniva gli anni passati ma rigorosamente on line, attraverso una piattaforma che consente la vendita tramite l’e-commerce.

"Due vetrine - sottolineano dal Gal - che daranno l’opportunità di accesso, alle imprese del territorio che hanno partecipato ai bandi, per un lungo periodo, massimo un anno, alla possibilità di vendita on line nell’obiettivo di aiutarle anche nei processi di innovazione tecnologica, in questo complicato periodo nel quale la pandemia ha colpito pesantemente anche la nostra piccola economia locale". 

È stata, poi, programmata una nuova assemblea, così come prevede lo statuto, per la presentazione ai soci del bilancio preventivo per il 2021 e dei programmi ad esso legati, che intende mettere in cantiere il nuovo Consiglio Direttivo, auspicando che l’anno prossimo si possano veramente attivare delle azioni per la ripresa post Covid. La seduta del direttivo è stata anche l’occasione per parlare delle vicende che, nelle settimane scorse, hanno acceso la polemica sul rinnovo del Consiglio coinvolgendo anche la direzione di questa struttura.

Unanimità di intenti è stata espressa dai neo eletti consiglieri nel confermare ampia legittimazione al percorso intrapreso, avvalorata peraltro da diversi pareri di esperti amministrativisti e legali, e un invito a lavorare concretamente per il territorio sia a sostegno delle imprese che delle pubbliche amministrazioni, prendendo sostanzialmente le distanze da posizioni che tendono solo destabilizzare il Gal a favore di posizioni di potere, espressione peraltro di una netta minoranza.

La base sociale si è infatti espressa chiaramente e con autorevolezza e questo è più che sufficiente per i neo eletti amministratori per continuare un lavoro costruttivo, al di sopra di ogni lotta politica, peraltro in un momento in cui sarà necessario portare avanti la parte finale della programmazione 2014-2020, iniziare quella nuova 2021-2027 e progettare azioni dirette per uscire dalla crisi post Covid.