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SII, ok alle modifiche dello statuto e patto parasociale ma frizioni in maggioranza

sabato 14 novembre 2020
SII, ok alle modifiche dello statuto e patto parasociale ma frizioni in maggioranza

Nella seduta di venerdì 13 novembre, dopo ampio dibattito, il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza (9 favorevoli; 5 contrari: Germani, Mescolini, Giovannini, Barbabella, Garbini) le integrazioni e le modifiche allo Statuto Sociale della Società partecipata Servizio Idrico Integrato SCPA, autorizzando il Sindaco a rappresentare l’Ente nelle sedi deputate all’approvazione delle stesse nonché all’adozione di iniziative immediate finalizzate alla stipula di un patto parasociale che consenta ai Comuni soci di garantire il controllo pubblico sulla società.
 
L’atto è stato illustrato dall’Assessore al Bilancio, Enti e Partecipazioni, Piergiorgio Pizzo il quale, dopo aver ringraziato il nuovo CdA insediato da qualche mese per il lavoro svolto, ha riassunto le tappe principali della società S.I.I. S.c.p.a. affidataria nel sub-ambito 4 dell’AURI Umbria della gestione del servizio idrico integrato ricordando che “il Comune di Orvieto partecipa direttamente per il 5,82% al capitale sociale della Società, equivalente rispetto all’ultimo bilancio consuntivo approvato per l’esercizio 2019, a 1.136.995,20 Euro di capitale sociale che è di complessivi 19.536.000,00 Euro. Inoltre, oltre ai Comuni del sub-ambito 4 AURI, cui è riconducibile il 51% del capitale sociale, partecipano al capitale sociale della SII scpa anche i soci privati per il 49%, ovvero: Umbriadue Scarl per il 25% e le società ASM Terni Spa (detenuta al 100% dal Comune di Terni) e AMAN Scpa (partecipata al 100% dai Comuni dell’amerino: Alviano  5%, Amelia 66%, Giove 3%, Lugnano in Teverina 12%, Guardea 11%, Montecchio 3%) rispettivamente con il 18% e 6% che congiuntamente al socio privato svolgono il ruolo di soci operatori”.

L’Assessore Pizzo ha poi richiamato la delibera del 7 aprile scorso con la quale “gli amministratori della S.I.I., in applicazione dell’articolo 8 dello Statuto societario hanno approvato una richiesta di ‘contributi generici’ a copertura di previsti ‘fabbisogni finanziari’ ai soci consorziati, per un totale di 16.000.000,00 di euro in proporzione alla rispettiva quota di partecipazione al capitale sociale. Scadenza poi prorogata dal 30 giugno al 30 settembre 2020 essendo in corso fra le parti la ricerca di una soluzione complessivamente sostenibile in attesa dell’imminente predisposizione della manovra tariffaria 2020-2023 e nel processo di razionalizzazione societaria” ed ha ricordato che la Giunta Comunale di Orvieto, con proprio atto del 7 settembre scorso ha stabilito di impugnare insieme ad altri Comuni soci, la deliberazione del Cda della Sii il cui giudizio è pendente dinanzi alla Sezione Specializzata per le Imprese del Tribunale di Perugia.

Quanto alle modifiche statutarie della Società proposte dal S.I.I., l’Assessore Pizzo ha riferito che esse “avranno efficacia al realizzarsi delle seguenti condizioni:
1) il passaggio del 15% di quote azionarie della SII Scpa da ASM Terni Spa ad Umbriadue Scarl, rimanendo invariata la quota di partecipazione al 49% del capitale privato;
2) il reperimento di risorse finanziarie a favore di SII Scpa per l’importo fino a 30 milioni di euro, da destinare a rimborso dei canoni e mutui pregressi dei Soci Pubblici per circa 10 milioni di euro, a rimborso parziale del finanziamento soci ASM del 2013 per circa 4 milioni di euro, al finanziamento del investimenti e del fabbisogno di cassa per la parte rimanente;
3) al consolidamento integrale del bilancio della SII Scpa nel Bilancio della Società ACEA;
4) all’approvazione della manovra tariffaria 2020-2023”.   

Nel merito tecnico delle modifiche statutarie proposte, il relatore ha specificato che: “resta in capo al CdA la nomina dell’Amministratore Delegato, di espressione e designazione dei soci privati; all’A.D. vengono conferiti i poteri di gestione del Regolamento di Consorzio anche attraverso la nomina di un direttore tecnico, su proposta del socio ASM S.p.A., e di definizione della Struttura Operativa ed organizzativa della società occorrente per realizzare il piano d’ambito e per adempiere agli obblighi derivanti dalla convenzione di gestione tra la Società e l’EGA / Ente di Governo d’Ambito).

L’Amministratore Delegato, potrà anche definire il budget e il piano strategico, assumere, promuovere, licenziare e trasferire dirigenti, quadri, impiegati ed operai nel rispetto della legge e dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Viene poi introdotto l’obbligo, da parte dell’A.D., di riferire almeno con cadenza trimestrale al Consiglio di Amministrazione circa l’andamento della gestione, con particolare riferimento allo stato di attuazione degli obblighi derivanti dalla Convenzione tra SII e EGA. Al direttore tecnico viene assegnata la responsabilità tecnico-organizzativa della gestione del servizio ed i relativi adempimenti, nell’ambito dei piani strategici, industriali e finanziari definiti.

Il direttore tecnico valuta l’adeguatezza degli impianti, l’evoluzione delle esigenze e delle aspettative degli utenti, attiva le iniziative necessarie per redigere i progetti di manutenzione straordinaria e le nuove realizzazioni, collabora con l’AD per la definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, controlla l’avanzamento delle attività,  coordina il personale addetto, redige le procedure operative opportune e necessarie allo svolgimento del servizio, gestisce i dati relativi e coordina l’attività dei soci operatori. Infine, vengono eliminati gli articoli inerenti: contributi, versamenti e fidejussioni (art. 8) e responsabilità solidale dei soci nei confronti dell’A.A.T.O. e di terzi (art. 10). Viene invece inserito (art. 15) il controllo contabile esercitato a scelta dell’Assemblea dei soci, da un revisore contabile o da una società di revisione”.

“L’abrogazione dell’art. 8 dello statuto che prevede obblighi contributivi da parte dei soci a copertura delle spese di gestione e degli oneri assunti dalla società per la realizzare le iniziative necessarie al conseguimento dello scopo sociale – ha concluso Pizzo – è di evidente interesse per il nostro Comune. Come lo è questione della responsabilità solidale dei soci nei confronti dell’autorità di ambito e di terzi, che già è oggetto di contenzioso, perché legittimerebbe una responsabilità illimitata dei soci per le obbligazioni societarie, arrivando a configurare un obbligo di finanziamento illimitato a copertura di qualunque esigenza di cassa.

L’operazione, infine, è finalizzata al riequilibrio finanziario della società Sii e tale da garantire la continuità del servizio superando altresì l’annoso problema delle posizioni debitorie della S.I.I. nei confronti dei comuni per il rimborso dei canoni e dei mutui pregressi che comportano importanti accantonamenti di risorse a scapito della spesa per i servizi alla collettività. Oltre a questo risultato il nostro Comune ha sottoposto al CdA la possibilità di sottoscrivere dei patti parasociali a garanzia del controllo pubblico sulla gestione dell’acqua. Una misura di riequilibrio necessaria alla luce di un recente pronunciamento della Corte dei conti dell’Umbria sul controllo pubblico nelle partecipate”.

Qui, ampi stralci del dibattito a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Orvieto.

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