A Civita di Bagnoregio il lancio della Rete delle Città Identitarie

Valorizzare le aree interne e riscoprire la forza dell'identità delle città. Punta a questo l'appuntamento in programma a Civita di Bagnoregio, sabato 3 ottobre alle 11, organizzato dal movimento culturale CulturaIdentità. Un confronto dialettico costruttivo e frizzante che vede la partecipazione del fondatore, Edoardo Sylos Labini, del critico d'arte Vittorio Sgarbi e del componente del CdA Rai Giampaolo Rossi. Con loro il primo cittadino di Bagnoregio, Luca Profili, il direttore del mensile CulturaIdentità Alessandro Sansoni, lo scrittore Emanuele Ricucci.
"L'Italia è una splendida creatura fatta di provincie sensuali, fiere della propria storia e orgogliose delle proprie tradizioni, tutte da valorizzare" commenta Sylos Labini che dall'affascinante borgo della Tuscia lancia la Rete delle Città Identitarie. “Una lega di borghi e comuni – spiega – delle mille patrie che vogliono raccontare al mondo la loro magnifica diversità e che rappresentano la forza dell'Italia". Arte, storia, tradizioni saranno accompagnate dalla performance artistica del djset Alessandro Bizzarri e dalla chitarra elettrica di Alessio Rossetti in un'inedita versione elettronica dell'Inno di Mameli.
In Piazza San Donato sfileranno i sindaci e assessori con i propri gonfaloni di alcuni dei Comuni che già hanno aderito alla Rete delle Città Identitarie: Norcia, La Spezia, Riccò del Golfo, Grosseto, Anagni, Arpino, Fiuggi, Frosinone, Pontecorvo, Onore, Casale Monferrato, Sutri. Alle aree interne sarà dedicato anche il nuovo numero del mensile del movimento CulturaIdentità, in edicola da venerdì 2 ottobre, con l'editoriale di Edoardo Sylos Labini, il contributo di Alessandro Sansoni, direttore responsabile della rivista, e altre prestigiose firme, come Vittorio Sgarbi, Marcello Veneziani, Gaetano Quagliarello, con le interviste allo storico Franco Cardini e al presidente del Censis, Giuseppe De Rita.
Partner ufficiale dell'evento è Eicom Energia, con la partecipazione dell'azienda Cantini Vetro. Mix di innovazione, energia e tecnologia a prima, ricerca del design personalizzato nella lavorazione del vetro la seconda. Due esempi del made in Italy che hanno in comune la voglia di scommettere sui giovani e investire nella cultura.

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