politica

"In pericolo l'Archivio di Stato, non scherziamo col fuoco"

martedì 30 giugno 2020
"In pericolo l'Archivio di Stato, non scherziamo col fuoco"

Il capogruppo di Prima gli Orvietani, Franco Raimondo Barbabella, ha presentato martedì 30 giugno, con il supporto degli altri gruppi di minoranza, un'interrogazione diretta al sindaco, Roberta Tardani, per sapere come stanno le cose circa i problemi strutturali e di personale della Sezione di Orvieto dell’Archivio di Stato, sito in Piazza Duomo.

"Si ha la sensazione - affermano i consiglieri di opposizione - che l’Amministrazione non abbia precisa consapevolezza di ciò che rappresenterebbe la sua chiusura, anche qualora fosse solo temporanea, in termini di esercizio sia delle attività culturali, sia delle attività educative, sia delle presenze di ricercatori e studiosi, e anche in termini di messaggio e di immagine. Peraltro non ci si potrebbe schermare dietro il paravento della pandemia.

Dunque ci si augura che i problemi ben noti si affrontino con l’urgenza che meritano e si scongiuri anche il più lontano pericolo di sospensione delle attività o addirittura di chiusura e trasferimento". Di seguito, in forma integrale il testo dell’interrogazione:

L’importanza della Sezione di Orvieto dell’Archivio di Stato si evince anzitutto dalla sua scheda descrittiva ufficiale che di seguito si riproduce:

“Istituita come Sottosezione, alle dipendenze dell'Archivio di Stato di Perugia, con d.m. 10 febbraio 1951, a seguito della l. 22 dic. 1939, n. 2006, divenne sezione di Archivio di Stato nel maggio 1965, a seguito del d.p.r. 30 sett. 1963, n. 1409, e passò alle dipendenze dell'Archivio di Stato di Terni.

Fu sistemata in un'ala del palazzo del capitano del popolo, ove i depositi sono rimasti fino al 1982, quando, a causa di gravi lesioni dell’immobile, sono stati trasferiti in una sede provvisoria in piazza Febei; attualmente l'Archivio è situato nel palazzetto Faina appositamente ristrutturato.

Il nucleo più rilevante della documentazione conservata è quello ereditato dall'archivio storico comunale nel quale sono confluite non solo le carte dell'antico comune, che iniziano dal sec. XIII, ma anche altri archivi e testimonianze della storia cittadina, quali l'Ospedale di S. Maria della Stella con alcuni archivi aggregati di opere pie e corporazioni religiose, l'Abbazia dei SS. Severo e Martirio, le arti, il monte di pietà, la confraternita della misericordia e l'accademia La Fenice.

Questo complesso di archivi fu ordinato da Luigi Fumi, che ne redasse un inventario nel 1875 [L'introduzione dell'inventario è pubblicata in L. FUMI L'Archivio segreto del Comune di Orvieto, Siena 1875], valido tuttora per la documentazione di carattere politico ed economico. Tra il 1936 e il 1937 Geralberto Buccolini procedette a una revisione parziale dell'inventario del Fumi apportando qualche correzione e ulteriori precisazioni. Dopo l'istituzione della Sottosezione di Archivio di Stato sono stati effettuati ulteriori depositi e versamenti”.

Negli anni ottanta dello scorso secolo l’amministrazione comunale si impegnò molto perché la Sezione avesse una sistemazione degna e funzionale, che in effetti fu trovata nell’attuale sede in Piazza Duomo. Ne derivò un importante implementazione della sua funzione culturale generale ed un incremento delle attività di ricerca storica avvalorate in primo luogo dalla completezza dei documenti contenuti nell’Archivio storico Comunale la cui importanza è riconosciuta dagli studiosi di tutto il mondo che frequentano la Sezione, come risulta dai documenti agli atti della sala studio (Scozia, Australia, Francia ecc.). Uno sviluppo significativo è rappresentato poi dalle attività educative sia mediante visite guidate di scolaresche o di gruppi di studenti sia mediante progetti di conoscenza e di ricerca sviluppati in condivisione.

Dunque una funzione molto significativa per la città da diversi punti di vista. Sarebbe davvero una perdita grave se queste attività dovessero interrompersi o addirittura cessare a causa da una parte di problemi di manutenzione strutturale non risolti e dall’altra per mancanza di risorse professionali che ne garantiscano la funzione.

Per questi motivi con la presente si interroga la S.V. per sapere:

1.   Se i problemi strutturali e quelli della carenza di personale di cui da tempo si ha notizia sono in fase di soluzione o sono già risolti;

2.   Se in definitiva a Suo giudizio esiste il pericolo che la Sezione venga chiusa e i materiali alla fine trasferiti altrove, con evidente gravissimo danno per la città.

I consiglieri comunali
Franco Raimondo Barbabella (Prima gli Orvietani)
Cristina Croce (Siamo Orvieto)
Giuseppe Germani (Orvieto Civica e Riformista)
Martina Mescolini, Federico Giovannini (Pd)