politica

Elezioni 2018 - Fioroni e Ciambella "non bisogna cedere campo al populismo"

domenica 4 febbraio 2018
Elezioni 2018 - Fioroni e Ciambella "non bisogna cedere campo al populismo"

“Non siamo quelli che fanno finta che le difficoltà non esistono. Siamo quelli che hanno il coraggio di riconoscere le cose che non vanno e ascoltando risolvono i problemi della gente. Siamo altro dagli urlatori”. La politica della concretezza è stata al centro della giornata di confronto di Luisa Ciambella, candidata nella lista del Partito democratico per il Consiglio regionale del Lazio, che insieme all’onorevole Giuseppe Fioroni, ha incontrato i cittadini di Castiglione in Teverina, Onano e Grotte di Castro.

“Questa elezione rappresenta un punto di svolta importante per i cittadini della Tuscia - ricorda Luisa Ciambella - soprattutto per aprire un confronto diretto con le associazioni, le categorie, gli imprenditori e i sindaci che hanno la necessità di confrontarsi con una rappresentanza forte in Regione Lazio. Lo sviluppo del territorio non si costruisce con la distribuzione di contributi, ma con progetti realizzabili. Per questo sono convinta che il rapporto tra consigliere regionale e territorio deve essere libero dal vincolo di appartenenza; il cittadino e i rappresentanti dei Comuni devono sentirsi sicuri di essere ascoltati e certi che un impegno preso corrisponde ad una proposta di soluzione, meglio se la costruiamo insieme”.

Un rapporto diretto, costruttivo e chiaro tra cittadino e istituzioni che l’onorevole Giuseppe Fioroni, candidato alla Camera dei deputati per il Partito democratico ha rimarcato evidenziando che “In una elezione tra le più complicate dal dopoguerra, oggi esiste un spiraglio che rimette al centro del sistema elettorale il cittadino ed è la possibilità di votare direttamente il candidato al collegio uninominale. La possibilità di guardarsi negli occhi e stringere un patto fatto di competenza, capacità, onestà e concretezza che è la risposta diretta alla deriva populista”.

“Ormai lo scontro tra centrosinistra e centrodestra sta scomparendo - evidenzia Fioroni -. La battaglia è tra populisti e non populisti, tra quelli che ascoltano la gente e cercano di trovare una soluzione alle loro difficoltà e quelli che la mattina dicono una cosa e la sera cambiano idea solo perché devono cavalcare l’onda del gradimento. Purtroppo quando si vuole riscrivere la storia cavalcando la paura a alimentando l’insicurezza senza risolvere i problemi, la democrazia si riduce e la libertà diventa sempre più esile. Dobbiamo lottare e il 4 marzo scegliere con responsabilità il nostro destino perché, altrimenti, rischiamo seriamente di cadere in un baratro che porterà l’Italia a tracollo”.

 

 

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