Sì all'ordine del giorno per la salvaguardia delle autonomie locali e dei piccoli Comuni

Con il voto favorevole del Sindaco e della maggioranza e la contrarietà del gruppo di minoranza, il Consiglio Comunale di Ficulle ha approvato giovedì 10 marzo l'ordine del giorno per la salvaguardia delle autonomia comunali e dei piccoli comuni.
"Con questo ordine del giorno, di cui è disposto di dare comunicazione inviato al Governo, ai presidenti dei due rami del Parlamento, al presidente della Regione Umbria, ai Sindaci della provincia di Perugia e Terni, alle associazioni delle autonomie e agli organi di informazione - riferiscono dal Comune - il Consiglio Comunale ha espresso forte preoccupazione sul rinnovato interesse del Governo centrale e dei partiti politici di maggioranza in ambito nazionale e regionale sul tema della fusione dei Comuni e sulla spinta centralistica a progetti di fusione che può scaturirne e dissenso sull’impostazione, di natura prettamente contabile/amministrativa e priva di ogni considerazione di altri valori, che caratterizza l’approccio che il Governo ed alcune forze politiche nazionali e regionali hanno assunto su questo specifico tema e sulle asserite rilevanti economie che scaturirebbero da processi di fusione obbligatoria dei comuni con meno di 5.000 abitanti.
Il Consiglio Comunale ha ribadito:
- la centralità dei Comuni ed il valore delle autonomie Comunali nei contesti economici, territoriali e sociali di riferimento;
- il valore del Comune come livello primario di cittadinanza, di partecipazione e di democrazia e del sistema delle autonomie locali come fondamento dell’assetto costituzionale della Repubblica Italiana;
- il rispetto dell’art 5 della Costituzione della Repubblica Italiana “…che riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento”;
- che ogni eventuale progetto di fusione tra Comuni debba essere considerato in via eccezionale e debba provenire da istanze popolari e esplicitamente accettato dalla maggioranza degli abitanti di ogni Comune coinvolto;
- la improponibilità di fusioni tra Comuni senza il consenso della popolazione di ogni Comune, e la contrarietà ad ogni legge o provvedimento che preveda tale obbligo;
- la necessità di coniugare la tutela dell’autonomia comunale con adeguate e coerenti politiche di area, tramite gli strumenti intercomunali che la legge mette a disposizione, promuovendo le funzioni associate con l’obiettivo di favorire l’uguaglianza tra i cittadini, l’efficienza dei servizi pubblici e la programmazione territoriale
Con questo atto il Consiglio Comunale impegna il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio comunale a tenere alto il valore dell’autonomia comunale, come già recita il programma di mandato approvato dal Consiglio, e a promuovere il coinvolgimento di tutti i Comuni dell'Orvietano e dei territori limitrofi al fine di adottare effettive politiche sovracomunali attraverso l’Unione dei Comuni come strumento principale per l’esercizio associato di funzioni e la gestione associata dei servizi pubblici. Invita anche la Regione Umbria a supportare tali iniziative intercomunali, abbandonando eventuali progetti di fusioni ‘imposte’ a Comuni che le rifiutino e a valorizzare ogni elemento di natura sociale, territoriale ed economica, che caratterizza ogni singolo Comune, nonché a sostenere la rete dei piccoli Comuni".
Ficulle in piazza per la manifestazione nazionale "Orgoglio Comune"

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