politica

Il Comune di Orvieto impugnerà la delibera SII che reclama oltre 2 milioni di euro

martedì 24 febbraio 2009

Il Comune di Orvieto impugnerà la deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Soc. S.I.I. Scpa del 5 novembre 2008 con la quale viene disposta l'applicazione dell'art. 8 dello Statuto nei riguardi dei soci. Lo ha deciso la Giunta stabilendo di chiederne l'annullamento e/o l'inefficacia e, in concomitanza, la sospensione dell'esecutività della delibera stessa. In tal senso, dando seguito alle anticipazioni fornite dal Sindaco, Stefano Mocio al Consiglio Comunale dello scorso 13 febbraio e sulla scorta di analoghi provvedimenti avviati anche da altri Comuni dell'ambito, l'Esecutivo ha conferito agli Avvocati Lietta Calzoni e Francesco De Pretis del Foro di Perugia (con domicilio presso lo studio dell'Avv. Luigi Zingarelli di Terni), l'incarico di rappresentare il Comune di Orvieto in ogni stato e grado del giudizio.

Come è noto, infatti, il Comune di Orvieto, secondo i criteri di riparto riportati nell'allegato alla detta deliberazione della Società S.I.I., dovrebbe versare alla stessa un contributo complessivo pari a 2.277.642,24 euro, parte dei 40 milioni complerssivi richiesti, per gli investimenti, a tutti i Comuni dell'ATO 2.

Impugnando la delibera del S.I.I., l'Amministrazione Comunale ha ritenuto che l'atto in questione, presenti "profili di invalidità per la non conformità alle previsioni normative dell'art. 2615-ter, 2° co., Cod.Civ e dei principi applicabili in materia, oltre che per la non conformità alle previsioni statutarie di cui all'art. 8"; e ha ritenuto, inoltre, che "l'ingente importo del contributo richiesto è in grado di compromettere l'equilibrio finanziario dell'Ente, esponendolo ad una spesa non prevista né prevedibile, che vanifica il principio della responsabilità limitata dei soci e, al contempo, pregiudica la conformità della condotta dell'Ente ai principi che regolano la contabilità pubblica stabiliti nel TUEL approvato con D.Lgs. 267/2000".

Dato che la controversia investe questioni in materia societaria con risvolti delicati sul piano dei principi amministrativi che governano la contabilità e il bilancio degli enti locali e richiede pertanto il contributo di esperti in materia, la Giunta ha ravvisato l'opportunità di costituire il collegio difensivo degli amministrativisti Calzoni-De Pretis.

Alla decisione assunta dalla Giunta con deliberazione n. 16 del 19.2.2009, non ha potuto partecipare il vice sindaco Marino Capoccia per motivi di incompatibilità, "a dimostrazione - incalza il gruppo consiliare Altra Città in una nota - della inopportunità dei ruoli da lui svolti sia come amministratore del Comune, sia come presidente dell'ATO".

Conticelli: "Avevamo già sottolineato il problema. Siamo in presenza di carrozzoni ad uso di una casta di politici privi di senso etico