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Quelle promesse mancate su Via Postierla...

domenica 26 ottobre 2025
di Pasquale Di Paola

È trascorso un anno da quando, dopo un affollato e vivace incontro con la partecipazione dei residenti, di esponenti dell'Amministrazione Comunale e di vari movimenti civici, sembrava finalmente essersi realizzata una schiarita sulle molte criticità di Via Postierla.

Via Postierla è quel tratto di strada che congiunge Piazza Cahen con il piazzale antistante il Duomo di Orvieto, una zona con un'altissima densità abitativa, con la presenza dell'Asl e delle scuole a Piazza Marconi, Infanzia, Primaria e Medie. Tratto stradale molto frequentato, soprattutto da bambini e persone anziane. I residenti della via da anni segnalavano l'alto tasso di pericolosità della stessa.

Pericolosità dovuta a un'illuminazione assolutamente carente, alla mancanza di un marciapiede in ambedue i lati della strada, alla presenza di numerosi tombini che, nel corso degli anni, sono diventati vere e proprie trappole per pedoni, automobilisti e soprattutto motocicli. Per non parlare della fortissima velocità di transito delle auto, non rispettose del limite di 30 km orari apposto su un cartello che nessuno vede, o finge di non vedere.

Poco meno di un anno fa, in questa affollata e accesa riunione pubblica sul tema, sembrava che qualcosa si fosse sbloccato. Soprattutto dopo che l'Amministrazione, per bocca del vicesindaco con delega alla Mobilità e Traffico, aveva promesso con roboanti annunci in pompa magna sui social e testate locali, che in brevissimo tempo, per ridurre in parte criticità e pericolosità della via, sarebbe stato posto un semaforo con telecamera all'altezza dell'incrocio con Via Porcari, e sarebbero stati livellati i tanti tombini presenti a livello del manto stradale.

Un piccolo tampone, certo. Ma meglio di niente. E, invece, come sovente accaduto e come sovente accade, quelle promesse fatte ai residenti della via si sono rivelate vuote parole al vento. I tombini sono ancora di più diventati pericolose buche-trappole, soprattutto per i mezzi a due ruote. E non solo. Del semaforo non si è vista traccia. L'illuminazione è rimasta carente. E i tanti residenti della zona che la mattina devono accompagnare i figli a scuola, o le tante persone che devono recarsi all'Asl, continuano a vivere in una situazione di continuo stato di pericolo e di abbandono.

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