"Baschi, il calvario di un'Odissea"

Siamo giunti a fine settembre e, dopo lunghissimi lavori iniziati nelle prime fasi di un estate non troppo calda, il nostro sindaco, forse indaffarato con i cambiamenti climatici ed il green, forse colpa delle estati passate roventi, si è lasciato un po' alle spalle i lavori di Via Marconi. Entrando nel dettaglio tecnico, ma non troppo perché le mie competenze non sono tali da poter dare una spiegazione a questo obbrobrio di lavori, venendo con l'auto da Via dell'Annunziata, una delle vie nevralgiche di Baschi, noto con grande stupore un segnale verticale d'obbligo che ti consente appunto di andare in sole due direzioni, dritto in Via Marconi e a destra in Via Amelia direzione Orvieto.
Ora, io non sarò un geometra e nemmeno un esperto di viabilità, ma qualche illustre scienziato ci dovrà pur dare delle spiegazioni dal momento che Via dell'Annunziata è una strada di grande importanza, una via principale di accesso del lato Est del paese, ma soprattutto è una via di accesso principale alle Scuole Medie ed Elementari. Forse sono cittadini di Serie B coloro che devono svoltare a sinistra, oppure i lavori sono stati eseguti senza logica? Perché scendendo da Via dell'Annunziata si possono effettuare solamente due direzioni e non tre come era prima?
Non è che niente niente le isole spartitraffico lungo Via Marconi sono state fatte troppo a ridosso della Strada Statale 205 e gli stop di Via Marconi vanno in contrasto con lo stop di Via dell'Annunziata? Ci sarà un perché di questa "genialata", dal momento che i lavori sono finiti da un mese e più e non si trova il verso di aprire tutto? Per non parlare del disagio che si ritrovano le madri al mattino che andranno ad accompagnare i propri figli a scuola e che dovranno svoltare in direzione Amelia e che, se non vorranno incorrere in sanzioni del Codice della Strada, dovranno fare tutto il giro del quartiere di Rosciano, scendendo per Via Vernoux e tornare al punto dello stop incriminato.
Rido per non piangere, ma il punto più forte verrà quando un autoarticolato dovrà scendere per Via Vernoux con la strada occupata dall'importantissima e trafficatissima pista ciclabile e le tortuose curve che dovrà affrontare il povero autista. Voi direte "Eh, ma possibile che dentro un paese ora ci passa un autoarticolato?!". Sì, ci passano anche gli autoarticolati perché innanzitutto l'acqua del nostro comune viene mandata a Perugia, mentre l'acqua dell'acquedotto del Cimitero viene trasportata con ben dieci autobotti al giorno. Per non parlare dei parcheggi, praticamente inesistenti e del tutto inefficaci secondo me al rapporto del numero di abitanti del nostro paese.
Basti pensare che è sufficiente un normale giorno infrasettimanale con il mercato in atto che i posti auto dell'unico parcheggio esistente vicino alle principali attività commerciali venga praticamente del tutto riempito lasciando spazio ad una manciata di autoveicoli. A proposito di auto ed autovelox, beh anche qui il nostro caro sindaco ci ha lasciato il suo regalo mettendo ben due autovelox in entrata ed in uscita del paese. Potevo capire il senso deterrente delle autovelox se fossero state installate dentro il paese e non fuori.
Ora passiamo alla mancata gestione del Centro di Canottaggio per circa un anno dove ci sono edifici nuovi, ristrutturati dalle vecchie giunte comunali, in comodato d'uso con le finestre murate e mai funzionanti perché con le finestre murate non è funzionante un edificio. Il pontile non sappiamo in che stato di conservazione si trovi, la struttura del Centro di Canottaggio, esteticamente gradevole, a forma di canoa rovesciata, è totalmente o parzialmente non funzionante, in stato di conservazione pessimo e in parte rovinata.
Ricordo ancora i servizi di "Striscia la Notizia" andati in onda su Canale 5 che parlavano di tutto ciò, come ricordo anche le passate condanne della Corte dei Conti per le mancate gestioni in passato. In data 30 giugno c'era l'erba alta più di un metro, poi è stata saggiamente tagliata. E questo lo so perché passando sulla Baschi-Todi ho potuto constatare e verificare ipersonalmente lo stato di abbandono con tanto di foto.

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