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"Si parla di DAE e Città Cardioprotetta e le Istituzioni nascondono la testa sotto la sabbia"

lunedì 30 giugno 2025

Il Club "Amici della Stampa" ha voluto fortemente una giornata dedicata ai defibrillatori, per capire, approfondire e discutere. Nessuna polemica, nessun riferimento a ciò che è oggetto di un'inchiesta giudiziaria in corso. Assolutamente! Come giornalisti avevamo intenzione di tracciare la storia dei defibrillatori, quelli dell'Associazione "Amici del Cuore", dai tempi di "Orvieto Città Cardioprotetta" fino ad oggi. Cosa è successo tra il 2017 e il 2025? Come mai Orvieto non è più cardioprotetta? Cosa si può fare per farla tornare nuovamente virtuosa? 

Ecco, queste erano le domande a cui volevamo provare a dare una risposta. Per farlo avevamo invitato chi ha in atto un progetto di cardioprotezione, Umbertide, poi chi aveva creato il primo progetto in Italia, il dottor Giampiero Giordano, e naturalmente anche l'Amministrazione Comunale nella persona della sindaca, che ha tra l'altro anche la delega alla Sanità. L'Associazione ha voluto provare a mettere intorno ad un tavolo, aperto alle testimonianze e alle proposte dei cittadini, tutti gli attori di questa complessa vicenda.

Nessuna polemica, si badi bene, ma solo obiettività e voglia di ricostruire la storia.  Nonostante tutto e tutti, nonostante i consigli, chissà quanto reali, di legali e "amici" politici, ci siamo riusciti.  Sì, è vero, chi ha portato la testimonianza è oggi rappresentante delle opposizioni in Consiglio Comunale, ma "abbiamo fatto di necessità, virtù" senza perdere di vista l’obiettivo finale: cosa fare per il futuro, partendo dal passato. Daniele Di Loreto ha portato la sua testimonianza quale vice-presidente dell'Associazione "Amici del Cuore", per un certo periodo, Roberta Palazzetti ci ha presentato opportunità e buone pratiche che ha potuto vedere durante la sua lunga e importante carriera lavorativa.

Polemica politica? Nessuna, solo testimonianze. Peccato per gli assenti, sicuramente malconsigliati da telefonate che non lasciano traccia, ma hanno pesato sulla decisione finale, da presunti pareri legali, ovviamente ottenuti per le vie brevi a 24 ore dall’appuntamento, noto agli invitati da circa un mese.  Peccato veramente perché sarebbe stata una ghiotta occasione per l’istituzione e per la sindaca di ribadire la volontà di ricostituire la rete di Dae a Orvieto, con il contributo di associazioni e cittadini. Nascondere la testa sotto la sabbia, seguendo la diretta streaming, per inviare truppe cammellate, o meglio vittime sacrificali, non rappresenta un bel risultato per un'Amministrazione che vuole essere dalla parte dei cittadini, tutti.

La non presenza è anche, per quanto possa contare, uno sgarbo nei confronti di un'associazione, guidata da professionisti dell’informazione, che ha sempre dimostrato equilibrio e che ha portato a Orvieto la testimonianza emozionante di Sami Modiano, libri, cultura, festa popolare con le Pizze di Pasqua senza mai oltrepassare il limite della scortesia, anche in momenti tesi, senza nascondersi, nei rapporti con le istituzioni. Ci saremmo aspettati egual trattamento, ma "nemo propheta in patria".

Alessandro Maria Li Donni,
presidente Club "Amici della Stampa" 

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