"Per i pendolari orvietani andamento sempre più lento"

Nella generale indifferenza sono ulteriormente e drammaticamente peggiorate le condizioni di viaggio dei pendolari orvietani che ogni mattina partono all'alba per raggiungere in treno i luoghi di lavoro. Diventato sempre più complicato e disagevole rientrare dal lavoro da Roma. Cancellati in un colpo solo il treno Intercity 588 in partenza da Roma Termini alle 10.33 e che arrivava a Orvieto alle 11.45. E allo
stesso modo cancellato il treno Intercity 592 delle 15.30, treno questo molto usato dai pendolari orvietani, e che arrivava ad Orvieto alle 16.45.
In pratica per "misteriosi" lavori sulla tratta Firenze-Bologna questi due Intercity partono all'orario prefissato da Roma Termini ma, arrivati ad Orte, sono dirottati sulla linea Terni-Pesaro- Rimini. E questi lavori dureranno fino a fine agosto. In pratica dimezzata nel tratto Roma-Orvieto l'offerta Intercity. Non va meglio nella tratta Orvieto-Roma. Dopo l'Intercity 1523 delle 12.17 occorre aspettare le 19.21 per l'Intercity successivo, il 1527. Ovviamente non riconosciuto alcun indennizzo ai pendolari che hanno
pagato 500 euro circa per la Carta Tuttotreno per poter sfruttare questi treni per raggiungere Roma e per il rientro.
Ma l'andamento lento per i pendolari orvietani è legato soprattutto ad un'abitudine che sempre più frequentemente sta portando a uno spostamento dei regionali sulla linea Roma-Orte e viceversa a percorrere la cosiddetta "linea convenzionale" o "linea lenta". Lenta perché il tempo di percorrenza per percorrere il tratto Roma-Orte e viceversa passa da 30 minuti a oltre un'ora. E così occorrono due ore per raggiungere Roma da Orvieto, e due ore per il rientro. La tragedia per i pendolari orvietani è che prima questi eventi erano un a eccezione, in quanto solo in caso di gravi criticità questi treni venivano dirottati sulla linea lenta. Adesso invece i ruoli si sono invertiti.
Capita che stia diventando un'eccezione che i treni regionali per e da Orvieto percorrano la linea veloce, la cosiddetta linea "Direttissima". Insomma, vita amara e dura per i pendolari orvietani. Partono all'alba
senza avere mai la certezza di arrivare in orario al lavoro. Ed è diventato un terno al lotto pure il rientro a casa, in treni sempre più affollati, con tempi di percorrenza che a volte superano le due ore per percorrere poco più di 100 chilometri. In pratica impiega meno tempo chi si reca da Roma a Milano, con le Frecce che partono ogni 15 minuti, che non per raggiungere Orvieto da Roma. E il tutto avviene
nell'indifferenza e nel disinteresse generale. Vita con andamento lento, e si prospetta sempre più lento, quella dei pendolari orvietani.
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