opinioni

"Mediocrità e visione"

lunedì 30 gennaio 2023
di Renato Piscini

C'era una volta un ceto di italiani (Novecento) che diedero una visone al Paese e lo guidarono verso la crescita. Ora viviamo nella mediocrità barcamenandosi tra ex padroni e ex operai o tra produttori e utenti. Le menti di allora ci davano sicurezza, un futuro, una certezza, ad oggi dobbiamo chiamare il deus ex machina di turno per galleggiare. 

Abbiamo maggioranze che non si tengono in piedi cosi come le minoranze, le prime  non avendo classi dirigenti adeguate o ricambi di leadership le seconde non esprimendo vere visioni programmatiche. Abbiamo più precari, sottopagati, lavoro nero disoccupati specie tra i giovani. Certo ogni tempo ha le sue problematiche ma ora ci sono troppe menti in libera uscita e senza futuro. Certamente tutto è destinato a cambiare e chi avrà più visione dominerà la società.

Saranno singoli o addirittura robot a tale delega o tutto il genere umano?! Gli interrogativi sono molti e il mondo come lo conosciamo sarà diverso e vinceranno sicuramente i creativi. Bene a chi ci darà la strategia decisiva per una rinascita  pena una degenerazione definitiva attraverso elaborazioni e proposte per una nuova vita che tolga la precarietà attuale dei cittadini.

Il declino soffuso che ci avvolge colpisce la classe dirigente al comando e i visionari si contano sulle punte delle dita, come si percuote tutto ciò sulla nostra vita! Le trasformazioni dovranno essere enormi altrimenti operai e impiegati spariranno, la robotica sarà la soluzione! Sarà appunto sempre più importante chi svolge un lavoro creativo con la speranza che sostituisca quel ceto del novecento per ridarci un domani. Oramai i grandi gruppi nazionali valgono come tre o quattro ministeri speriamo cambiando paradigma che vincerà lo Stato con le sue strutture!

La società civile deve anche combattere le infiltrazioni criminali che si sono sostituite all'attuale classe dirigente lavorando al di fuori delle comunità. Altresì fondamentale un buon rapporto con l'Europa sui veri problemi da cui sono distratti i politici. 

I social dettano canoni falsi e di conformità effimeri, rialzate giovani gli sguardi dagli stessi poichè rischiate di esautorare la vostra identità. Cominciate a riprendervi le emozioni vere e reali. Il progresso non ci deve portare nuovi interrogativi ma certezze, la storia e i nostri padri siano l'esempio per una nuova era globale si ma umana.