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Un'alba e...

venerdì 18 novembre 2022
di Fausto Cerulli

In questa alba
che scosta il velluto dei sogni
e scopre la seta pallida della tua pelle
che stanotte ha vibrato alle mie carezze,
io aspetto nuove ebbrezze
ma so già che il giorno
sarà troppo lungo di ore tediose.
Ah, la misurata dolcezza dei miei malanni infantili
nella casa grande di Cantalice.
Fingevo febbre e tremori
per essere compatito da mia madre
che assecondava la mia finzione.
Lei sempre complice, troppo complice.
Ho una morbosa nostalgia di quella tenera complicità.
Ora ogni donna mi sembra una nemica.
Anche tu che stanotte sei stata felice
pensando di avermi fatto felice.