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"Altra giornata di passione per i pendolari orvietani"

venerdì 30 settembre 2022
di Pasquale Di Paola

Un'altra giornata di passione per i pendolari orvietani al rientro dal lavoro, giovedì 29 settembre. Per uno dei sempre più frequenti problemi di linea sulla rete Roma-Orte, tutti i treni del pomeriggio hanno accumulato ritardi e cancellazioni o limitazioni. Con la solita informazione per gli utenti scarna e approssimativa. Con le solite "chicche" di organizzazione, anzi disorganizzazione, dei treni sulla tratta Roma-Orvieto per provare almeno a contenere i disagi dei pendolari.

Nella fascia oraria di rientro 12-18, fascia molto affollata dai viaggiatori che rientrano a Orvieto, è stata la solita caotica odissea. Il treno in arrivo da Firenze con sosta alle 14.32 a Roma Tiburtina e arrivo a Termini alle 14.49 segnava 40 minuti di ritardo. Diventati 50, poi 60, poi
70, poi 80, poi 90,poi soppresso nella tratta Orte-Roma. Ovviamente cancellato il treno 4104 (è la stessa vettura che arriva e riparte) delle 15.02 in partenza da Roma Termini per Firenze con fermata a Orvieto alle 16.20 nella tratta Roma Termini-Orte.

Treno programmato in partenza da Orte alle 15.52. È iniziato il solito consulto tra i circa cento pendolari su come arrivare a Orte in tempo utile per prendere quel treno e raggiungere Orvieto. Tre alternative. Regionale 4260 per Rieti delle 13.58 da Roma Tiburtina, con arrivo a Orte alle
14.31. In partenza dal binario 3. Corsa affannosa dei cento pendolari orvietani per raggiungere il binario 3. Arrivati al binario il trenino per Rieti segnava un ritardo in partenza di 30 minuti. Rapido calcolo. Partenza alle 15 Arrivo a Orte alle 15.30/15.40. Comunque in tempo per prendere il regionale per Firenze delle 15.52. E arrivare prima delle 17 a casa.

Ma dopo meno di dieci minuti di stancante attesa il ritardo del trenino per Rieti è passato, come per magia, in un attimo da 30 a 135 minuti. Un attimo di sgomento da parte dei cento pendolari orvietani. Poi l'illuminazione. C'è il treno locale 20553 proveniente da Fiumicino delle 14.46 per Orte che il tabellone segnala in orario. Nuova corsa affannosa per le scale mobili, tre su quattro rampe tra l'altro non funzionanti, per raggiungere il binario 1. Buon segno. Treno affollato ma sui binari. Neanche il tempo di varcarne le porte che l'altoparlante annuncia che, a differenza di quanto segnalato dalle tabelle luminose, lo stesso partirà con 30 minuti di ritardo.

Nuova delusione e scoramento per i pendolari orvietani. Poi, come un'oasi nel deserto, un annuncio ridona la speranza. Al binario 6 in arrivo il treno 4730 per Perugia delle 14.36, in ritardo di 25 minuti che comunque ferma a Orte. Nuova corsa dei cento pendolari per passare dal binario 1 al binario 6 tra gli sguardi sorpresi dei presenti. Nuovo passaggio per le solite rampe di scale mobili, sempre tre su quattro non funzionanti. Alle 15 e qualche minuto
finalmente sul binario 6 il treno per Perugia arriva e riparte. Ovviamente instradato sulla Linea Lenta, più di un'ora per collegare Roma Tiburtina a Orte.

Ma i cento pendolari orvietani fanno un ragionamento semplice e consolante. Siccome il regionale da Orte diretto a Firenze deve raccogliere i viaggiatori in arrivo da Roma, e siccome non ci sono stati treni regionali nelle ultime due ore, anche arrivando ad Orte alle 16 problemi non ce ne sarebbero stati. Per cinque minuti l'avrebbero fatto aspettare e non partire vuoto. Alle 16 e qualche minuto il treno diretto a Perugia è arrivato ad Orte. Ma il regionale per Firenze, anche se vuoto, l'hanno fatto partire una manciata di minuti prima. I cento pendolari diretti ad Orvieto si sono così ritrovati alla stazione di Orte, soli e abbandonati da tutto e da
tutti, sotto una pioggia incessante.

Accomunati da un semplice quesito per la mente: perché non ritardare di cinque minuti la partenza del regionale per Firenze? Ovviamente il primo treno utile per Orvieto, l'Intercity 592  delle 16.11, era indicato dal tabellone luminoso con 115 minuti di ritardo. A conti fatti per i cento, e oltre, pendolari orvietani arrivo a casa previsto, sperando in non ulteriori disguidi, pochi minuti prima delle 18. Ovviamente aumentato a due ore il ritardo di questo Intercity, arrivato ad Orvieto abbondantemente dopo le 18.30. Pendolari che erano in attesa a Roma Tiburtina già dalle 13.30 su un binario con destinazione Orvieto. Cinque ore e passa per
rientrare a casa dal lavoro da Roma.