opinioni

Verità, potere e adulazione. Malattie mortali delle leadership

venerdì 3 dicembre 2021
di Renato Piscini

Quello del pronunciamento della verità dinanzi al potere era considerato persino tra i Greci uno dei problemi dell'uomo. Per alludere a questo fenomeno, ovvero il parlare franco, i Greci usavano il termine "parresia" cioè dire francamente ciò che si crede essere la verità. Lo stesso Papa Francesco nel Giubileo del 2015 è ritornato su questo termine. In Calabria la chiamano "parrasia" quasi per configurare una logorrea, in senso spregiativo. Insomma un'inutile chiacchiera in cui tutti possono dire tutto. La sensazione è che la parola in se stessa può essere interpretata come inefficienza quando la si usa a vanvera, come oggi accade spesso, ma può essere e avere una funzione fondamentale se usata correttamente, nel senso di attivare il cervello prima di parlare o avere certezza delle proprie idee o affermazioni.

Il richiamo a cui ci conduce la parola è quello della franchezza anche se dovesse spiacere a qualcuno. Quindi nel migliore dei casi un un cittadino può usare la parresia per contrastare il potere in quanto senza il diritto alla critica non si può contrastare il potere. Chi detiene il potere, infatti, non sempre possiede la verità. Dall'altra è duopo, però, usare questa prerogativa senza scivolare nel chiacchiericcio senza controllo pur di dire qualcosa. A sua volta chi ha il potere ha bisogno di un consigliere che lo aiuti a districarsi e sulla sua verità personale e nei meandri di tante verità. A questo punto si può generare una diversità di opinioni tra consigliere e potere, allora in questi casi è bene armarsi di nervi saldi, per addivenire equilibradamente a 
verificare chi aveva visto giusto, scongiurando il fenomeno dell'adulazione che farebbe saltare tutti gli equilibri della sana gestione del potere.

L'adulazione, infatti, determina la corruzione quindi il percorso che porta un leader ad assumere una decisione politica deve essere lineare. Il pensiero politico, per sua natura è rappresentativo e il leader, se intende conoscere, interpretare e risolvere una questione deve prendere informazioni e valutare tutti i punti di vista. Un vero consigliere, quindi, non adulante, assume un ruolo decisivo. Storicamente Macchiavelli e Guicciardini ci hanno dato una mano su questo ma il potere e i suoi coadiuvatori di ogg sono in sintonia con tutto questo e i giornalisti, i commentatori, i social, le tv, i cittadini stessi si esprimono con il chiacchiericcio o con la critica costruttiva usando la parresia. In sintesi, la conoscenza della politica per una lunga esperienza delle delle cose insite in essa ma anche in continuità della lezione delle cose antiche.

A conti fatti sin tratta di avere amore per la politica ma soprattutto del bene comune. Domandandoci se la politica di oggi rispecchia quanto sopra facciamo voti affinchè si allinei e rifletta facendo ognuno la propria parte.

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