opinioni

Sul sentiero i caprioli

martedì 30 novembre 2021
di Fausto Cerulli

Ho percorso strani sentieri tra la mia casa e la tua, disegnati
dai miei pensieri, e sul bordo di questo ricamo le piante, ombre,
e le more avvinghiate alle spine, e tu non ti lasciare distrarre
da altri profumi, è acre  quello del biancospino, compagno
alle notti insonni, e il canto delle estreme cicale prima del gelo.
Pensieri e sentieri, e se le more non hanno più spine puoi
camminare nella boscaglia spezzata di luci.
I nemici si annidano altrove e basta la luce del sole,
sfuggito alle nuvole per farne ombre malcerte nella boscaglia.
Soltanto qualche capriolo attraversa la nostra strada e si ferma
e ci guarda e ci chiede di restare, ma il nostro sentiero
è il nostro destino e vuole essere percorso fino al cancello
del nostro giardino. Sostiamo a guardare le rose, a sentire
il canto delle cicale, poi la strada percorre la vita, rincorre
la morte: dopo saranno vive soltanto le fanciulle che io visto
nel primo buio e tu non eri con me, tu che mi eri stata
promessa di vivere insieme tutti i sentieri. Ho chiesto
alle fanciulle di dirmi dove tu fossi andata e loro
hanno sorriso gioco e mistero; il gesto di una di loro,
la più sfacciata ha lasciato che la sua gonna
mostrasse la donna che sarebbe stata. Ho chiesto
ai caprioli di cercarti nella boscaglia, ma sapevo
che tutto sarebbe stato invano, hai scelto un sentiero
diverso dal mio, gelosa della tua sorte.