opinioni

Sguardo al passato e al futuro

lunedì 18 ottobre 2021
di Renato Piscini

Viviamo anni in cui scompaiono abitudini consolidate, azioni politiche, riferimenti culturali a noi noti, mentre innovazioni scientifiche di rilievo rendono possibili cose inimmaginabili. La tecnologia invade la nostra vita come l'economia globale ci regala una migrazione incontrollata. Le generazioni attuali vivono in migliori condizioni alimentari ed igieniche e crescono sani e robusti ma per questo risultato paghiamo un prezzo. Il clima è incontrollato e ci condiziona enormemente con disagi. Imperversano nuove epidemie.

In questo status è importante avere consapevolezza e memoria avendo attenzione per la nostra vita ma anche attenzione per le nostre memorie. Non possiamo vivere privi di educazione civica e politica altrimenti impererebbe la sudditanza psicologica  cosa capace di demolire le idee di libertà come assunto dei diritti da difendere e doveri da compiere. La libertà la si conquista con azioni proprie e con la virtù diceva Macchiavelli. Sappiamo che l'occasione ridà fiato agli italiani (vedi Covid) ma il concetto di "Nazione" è sempre stato solo un teorema.

L'Italia, infatti, resta un Paese con troppe diverse storie per poterle riassumere in una nazione. Forse la Confederazione Europea sostituirà questo status. Altra fatica per gli italiani è la lettura per comprendere cose attuali sul piano generale, per esempio la nostra cultura sta cedendo il passo ad un'altra e ci saranno guadagni e perdite. In politica, una volta, c'erano i partiti e la loro scuola che formavano il personale garantivano l'avvicendamento. Altresì  si sono diffusi movimenti e iniziative di volontariato che si dedicano alla solidarietà ma la politica, in senso stretto, teme il vuoto perchè qualcuno sempre lo riempie.

La scarsa qualità politica è conseguenza della transizione ma chi può fronteggiare i fenomeni epocali in essere! Il momento storico attuale ha bisogno di certezze e il meccanismo della democrazia non sembra per ora affrontare tali emergenze. La dimensione del cambiamento e la impotenza della politica rispecchia la mediocrità attuale senza veri orizzonti. Siamo, insomma, in un confuso presente. Il futuro sta in noi e i nostri comportamenti cosi come è importante il percorso che ci ha portato sino a qui.