opinioni

La diritta via del Marketing?

sabato 27 marzo 2021
di Gianluca Foresi
La diritta via del Marketing?

Orvieto, Anno secondo della Pandemia. Chi mi segue forse lo sa, in varie occasioni sono stato critico, o se preferite polemico, verso le scelte culturali dell'Amministrazione di Orvieto e del Sindaco in carica, che ricopre il ruolo di assessore alla Cultura e al Turismo. Mi riferisco al video promozionale "Orvièto. Città viva, esperienza autentica" appaltato ad una società esterna, alla fiction su Carla Fracci, con l'utilizzo di strutture che non sono più a disposizione della città.

Ma lo sono stato anche nei confronti di quella passata, in riferimento alla scelta di un assessore inadeguato a ricoprire quel ruolo e a certe scelte sull’Art-Bonus come sulla realizzazione di un promo sul Corteo Storico. Non ne ho mai fatto una questione politica o peggio partitica, ma solo ed eminentemente culturale, legata cioè all’opportunità e agli obiettivi, che attraverso quelle operazioni, spesso mal calibrate, si volevano raggiungere.

Tutto questo ovviamente sempre dal mio punto di vista, in base, all’esperienza sul campo e all’idea che ho di politiche culturali e delle strategie che si possono applicare per ottenere risultati e fare del buon marketing. Stavolta, invece, con il risalto dato al ritratto che vede Dante con la barba, mi sento di dire che si è compiuta un’ottima operazione in termini di visibilità, di stimolo della curiosità e si è realizzato sopratutto un pezzo di quello che in miei precedenti interventi ho definito Marketing umanistico. (Rimando per chi vuole all’articolo "Per un Marketing umanistico").

Il tutto è stato ottenuto sfruttando un’intuizione, un’idea semplice quanto potente dal punto di vista dell’interesse che potrà suscitare da qui a tutto il 2021 e che potrebbe far nascere in molti appassionati e visitatori il desiderio di venire a vedere il ritratto dal vivo, quando l'emergenza sanitaria lo permetterà. Questo si che rientrerebbe a tutti gli effetti nel famoso turismo esperienziale: un’attività, un’esperienza appunto unica e che solo qui potrà essere fatta.

Per ora spicca la risonanza a livello mediatico nazionale e penso forse internazionale, con una tempistica corretta e mettendo in sinergia varie realtà locali. Ora la speranza è che all'intuizione segua la validazione dell’importanza storico-artistica del dipinto in se, attraverso anche la citazione del Boccaccio, per far entrare l’opera nel pantheon di quelli che rendono Dante Alighieri universalmente riconoscibile. Adesso è il momento di lavorare, affinché questa occasione non vada sprecata e possa dare i suoi frutti anche oltre il 25 Marzo 2021.


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