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Prece

domenica 18 ottobre 2020
di Fausto Cerulli
Prece

Una luce da udire che piove
dagli alabastri del tuo corpo chiesa e la voce
sfiancata dello strano angelo che mi reca
tormento come una rondine che stamane
ha ferito il cielo con un raggio di volo
orgoglioso. Era lei la luce moltiplicata
dagli assurdi specchi cristallo che
la memoria ricuce come la trama
di un pianto fievole, ed alla fonte
battesimale del suo ombroso
pube chiedevo un qualche anelito
di religione cui dedicare una rosa
votiva. Un tabernacolo ardito era
il suo seno ansante e le mie mani
avevano avvinghiato il guscio
della esultanza, e fu allora, solo
allora, che appresi a pregare
le gioie brevi.