Il bonifico

Per i genitori che hanno figli che vanno a scuola, questo, si sa, è un periodo estremamente complicato. E', quindi, sorprendente che oggi, noi genitori, ci dobbiamo sobbarcare ulteriori ostacoli creati dalle istituzioni, Comune e Regione. Sto parlando del servizio mensa nelle scuole e della situazione grottesca che si è venuta a creare.
L'antefatto. Già questa estate mi ero cimentato ad iscrivere on line mio figlio presso il sito regionale LoginUmbria. Provo con la carta di identità elettronica, niente. Provo con FedUmbria, niente. Contatto il servizio assistenza che, dopo vari tentativi, mi asciuga tutto il credito residuo del telefono. Come è possibile che il numero verde di un ente pubblico sia a pagamento?! Il mio gestore telefonico conferma: ebbene sì, è così.
Superato questo scoglio arriviamo davanti alla seconda prova: l'acquisto dei buoni pasto. Se non sei cliente della Cassa di Risparmio di Orvieto ti aspettano due appuntamenti: il primo per fare il bonifico, il secondo per ritirare i blocchetti, il giovedì, dalle 15 alle 18, sotto il Comune.
Non passa inosservato il messaggio subliminale che se diventi cliente della C.R.O. fai una sola fila e (forse) non paghi la commissione, anche se mi sfugge il movente... Ma, in tempi di Covid, costringere centinaia di genitori a fare la fila (oggi sotto la pioggia), tre ore a settimana, per un servizio base come la refezione scolastica è, ripeto, grottesco.
Credo che tutti i componenti della giunta Tardani abbiano figli, ma, nonostante ciò, hanno ulteriormente aggravato una situazione difficile. A mio parere, questo misura la distanza dalla realtà di chi ci governa. A questo punto le risposte possono essere due:
1) o la situazione è allo sbando dentro gli Enti (vedi l'Ufficio Scolastico con un solo dipendente)
2) o, più semplicemente, se ne fregano.
In ogni caso, genitori, riusciremo a difenderci da queste Istituzioni?

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