Mancano cinque giorni all'apertura della "squola"...

Comprensibili e fondati i timori e le paure di molti genitori del Belpaese per il rientro a scuola tra pochi giorni dei propri figli. Troppe norme al ribasso con molte forzature e interpretazioni leggere e approssimative rispetto alle norme anti Covid per permettere tale apertura nei tempi indicati dal Ministero. Assolutamente in ansia e molto preoccupati anche i docenti, sia per essi stessi che per gli alunni. Categoria, quella dei docenti, sempre bistrattata e presa di mira, sempre scarsamente presa in considerazione, nonostante i docenti non siano Covid free, e le loro paure e le loro angosce per questo rientro aumentino proporzionalmente alla loro tarda età, al loro carico di acciacchi che li rende indifesi e vulnerabili, facile preda di eventuali contagi Covid.
Visto che la loro voce è l'ultima a farsi sentire con forza e vigore, tutti si auspicano e si aspettano che siano i genitori a riprendersi dal loro torpore, urlando e facendosi sentire, affinché i propri figli possano rientrare in assoluta sicurezza nelle scuole, chiedendo ad alta voce e pretendendo che le scuole siano dei luoghi dove niente sia lasciato al caso o colpevolmente trascurato, e che venga fatto tutto il possibile per ridurre al minimo ogni rischio di contagio per la tutela della salute dei propri figli. Perché essi sono il bene più prezioso e i genitori hanno il diritto, il dovere, l'imperativo categorico di tutelarli in ogni modo.
In nome di questo primario e irrinunciabile fine hanno il dovere e il legittimo e pieno diritto di chiedere e pretendere la dimostrazione che le promesse fatte per mesi su messa in sicurezza delle scuole in funzione del contenimento dei contagi covid siano state mantenute e rigorosamente applicate punto per punto. Senza indugi e senza nessuna trascuratezza.
I genitori devono pretendere il rispetto del contenimento numerico e pieno rispetto del distanziamento, perché sarebbe un delitto, una imperdonabile leggerezza dalle conseguenze nefaste, ritrovarsi con classi di venticinque o ventisei alunni.
Devono urlare e pretendere che laddove ci siano classi con venticinque o ventisei alunni queste vengano sdoppiate,anche ricorrendo al fatto che venga incrementato l'organico di docenti e Ata, che il distanziamento sia assicurato con ogni mezzo per evitare che gli alunni siano tenuti legati e imbavagliati per ore, quasi che si trovassero non in un ambiente scolastico ma in un carcere di massima sicurezza. Chi ha figli diversamente abili deve urlare ancora con più vigore e forza e pretendere per il proprio figlio abbia un insegnante dedicato fin dal primo giorno, affinché non venga lasciato solo e sentirsi cosi non solo rinchiuso in una prigione ma anche in una cella d'isolamento.
Per la sicurezza dei propri figli i genitori devono urlare e pretendere un potenziamento dei trasporti affinché gli alunni possano viaggiare in sicurezza e non accontentarsi di assurde deroghe messe come toppe su ogni inadempienza. Perché ogni gioco al ribasso nelle norme da attuare avvicina sempre piu'pericolosamente il covid ai loro figli. Già è stato commesso un imperdonabile errore e una grave mancanza quando i tagli sulla scuola hanno reso tutto più precario e difficile, quando i calcinacci o le finestre cadevano sulla testa degli alunni, quando pioveva sui loro banchi o d'inverno si moriva di freddo, quando i disabili venivano sballottati come pacchi postali da una parte all'altra in attesa di un'insegnante che non arrivava mai.
In questi casi i genitori hanno sempre fatto finta di niente,girando la testa dall’altra parte per far finta di non vedere, tollerando, sopportando e facendo del male ai propri figli, non tutelandoli nei loro diritti principali. I genitori dovevano essere al fianco dei docenti quando questi scioperavano o protestavano per tutto questo e invece spesso li hanno attaccati e criticati perchè la loro lotta creava dei disagi organizzativi... Sbagliando ancora una volta nel non mettere al centro dell'attenzione il bene e la sicurezza dei figli. Perché la scuola e'la loro seconda casa ed è interesse comune, di tutti coloro che a scuola ci vivono,che tutto funzioni al meglio…
Non è il momento di sprecare tempo rincorrendo effimeri e beceri luoghi comuni per scaricare sui docenti la propria rabbia, perché si è tutti ugualmente vittime di un sistema da troppo tempo calpestato e non rispettato. Certo anche tra i docenti ci sono tanti venditori d'illusioni, venditori di fumo. Persone che con colpevole leggerezza e imperdonabile superficialità anche in questi tempi pieni di pericoli legati alla convivenza con questo pericolosissimo e subdolo,quasi invincibile e ancora non del tutto conosciuto, nemico, persone che continuano a far finta di niente, disattendendo la piena attuazione di quelle rigide regole che se attuate costituiranno l'unica barriera possibile capace di schermare e proteggere gli alunni a scuola.
Per la massima protezione e tutela verso i propri figli i genitori hanno il diritto, il dovere, di stanare queste persone e di urlare loro di cambiare rotta. Di non sottovalutare i pericoli di un nemico cosi subdolo e invasivo, che non ammette leggerezze o valutazioni superficiali. E' ora che i genitori aprano gli occhi,destandosi dal proprio stato di torpore e urlino fino a farsi sentire.
Lo si deve ai propri figli, al loro essere soggetti deboli e fragili. Perché questa continua corsa al ribasso nel rispetto e nelle severe applicazioni delle norme anti covid rendera'loro per primi facile preda del virus. E questo delitto i genitori non possono, non devono, permetterlo.

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