L'edera

Non devi considerare mancanza
del nostro consueto pudore
il mio carezzare il tuo seno
e il tuo spogliarti poco a poco
come una rosa quando inverno
viene a scolorare tutte le tinte
del mondo, e mi assomigli
al glicine che si abbraccia
Ad un muro decrepito della casa
abbandonata da tempo e che
vive soltanto della verde edera
e del viola di quel glicine
che mi fu caro quando Bianca
aveva ancora la pelle rosata
appena come una pesca
sul suo volto troppo perfetto
per reggere l’insidia della falce
odiosa. Non dobbiamo temere
una nostra leggera impudicizia
che ci fa sopravvivere alla
tempesta.

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