Alba forse

Cammina l’alba con passi felpati er non svegliare la donna che dorme
vestita ancora da veli di luna spossata ancora da amore vissuto
con la frenesia delle donne. Cammina l’alba con dita sottili
per carezzare la donna ora nuda che si risveglia con gli occhi
velati da qualche rimpianto della bellezza che passa e non torna
La donna sorride e si veste di abiti nudi, sul corpo caldo,
sul seno ferito dai capezzoli turgidi, sul ventre ansante
che danza ancora la danza dei sette veli.
Cammina l’alba, poi sosta, si ferma a guardare la donna che
ora si specchia nel sole che sale dall’orizzonte
a fugare l’alba coi suoi profumi di viole appena
fiorite.