opinioni

Sovraesposizione mediatica, rispetto o quanto meno tolleranza e sopportazione. Un invito ad abbassare i toni: Santa Caterina aiutaci tu!

lunedì 11 aprile 2011
di Laura Ricci, editore e direttore Orvietonews.it

Viviamo in tempi di sovraesposizione mediatica, continuamente bombardati, a livelli comunicativi crossmediali, da "notizie" che, specie quando riguardano la vita politica, più che informazioni utili spesso non sono altro che il resoconto delle polemiche e del botta e risposta dei politici di varia e diversa estrazione su quanto passa nel Paese e sulla testa dei cittadini. Il fragore è talmente forte, pressante, talvolta falsante che, in questo continuo rumore di fondo, è difficile mettere in fila gli elementi di una vera, piana, civile comunicazione. Non c'è molto da meravigliarsi, dunque, che in un ambito nazionale dove la bagarre politica è continua e gode di grande risalto e popolarità, la nostra Orvieto non voglia e non possa essere da meno. Credo tuttavia che nelle ultime settimane, ancor più negli ultimi giorni, i toni di alcuni partiti e di alcuni esponenti politici locali si stiano alzando oltre ogni legittima e decorosa posizione, tanto da provocare disagio e sconcerto anche in noi che operiamo nell'informazione.

Non mi piace fare tirate moralistiche, ma penso che sia una doverosa assunzione di responsabilità, data la mia non più verde età e il mio ruolo nel panorama dell'informazione cittadina, mettere in guardia contro questa imbarazzante e montante deriva. Stiamo passando, a destra come talvolta a sinistra - e non staremo a guardare chi provoca prima e chi provoca dopo, al parlare sopra le righe non ci sono scusanti - dalla critica politica al pericoloso crinale della delegittimazione gratuita, se non addirittura dell'offesa e del più o meno esplicito insulto, che vengono poi generalmente esaltati e esagerati per reagire, di rimando, ancor più oltre le righe.

Se è questo l'esempio che viene da chi a vario titolo ci rappresenta, come può poi meravigliare che anche in alcuni commenti si manifesti arroganza e intolleranza? E non solo verso la situazione cittadina, ma verso il giornale e il suo direttore che, a detta di alcuni, inopinatamente "censura". Si accampa il proprio diritto alla "libera espressione", se non addirittura alle garanzie dell'Articolo 21 della Costituzione, dimenticando che sono garanzie nate per proteggere chi si esprime palesemente e rischiando in proprio, non chi vuole utilizzare a proprio uso e consumo, magari anche per offendere e apostrofare malamente chi ci lavora - e illusoriamente protetto da un nick name - i mezzi di comunicazione degli altri. Non si comprende più quale è il limite, non voglio dire del rispetto e del confronto - che sarebbe l'optimum - non voglio pensare della tolleranza - che sarebbe almeno sufficiente - ma  quanto meno di una civile "sopportazione".

Non è così che la nostra società cresce e migliora, non è così che la politica potrà recuperare la fiducia dei cittadini. La libertà di informare e di esprimersi è una questione molto seria, pagata in passato da chi, per questo sacrosanto diritto, ha addirittura patito persecuzione, carcere o esilio. E' un argomento complesso e delicato, per questo garantito dall'Articolo 21 della nostra Costituzione, ma non significa certo poter dire tutto quello che salta in mente, pensando che sia compito e obbligo di chi informa passare e pubblicare di tutto e di più.

Tutti sanno quanto crediamo, come testata online e come azienda, nel web spesso ingiustamente e frettolosamente demonizzato, nelle nuove frontiere del giornalismo online e del citizen journalism. Ci crediamo talmente che su questi temi abbiamo organizzato a Orvieto, in passato, due convegni con importanti esponenti nazionali, purtroppo poco o nulla frequentati da chi si occupa di politica. Vorremmo tuttavia che si riflettesse sul fatto che i giornali online, come del resto anche quelli di carta, non sono un mezzo per sfogare attriti passati e presenti, ancor meno per fare sfoggio della propria "muscolatura" personale o politica.

Vorrei invitare ad abbassare i toni, a passare a un più pacato dibattito, per portarlo un po' meno sui giornali e un poco di più faccia a faccia tra le persone e nelle sedi operative deputate: non potremo che giovarcene tutti. Se ne gioverà soprattutto il bene comune, al quale chi è impegnato in politica potrà provvedere più da vicino, senza distrazioni continue per dover rispondere agli attacchi di questo o di quello, per precisare e per rintuzzare.

Credetemi, è diventato davvero sfibrante dover fare la vivisezione a molte e varie comunicazioni politiche, dover valutare continuamente, talvolta dubbiosamente, quanto attiene alla libera opinione e quanto, invece, potrebbe risultare offensivo. Il nostro mestiere meriterebbe maggiore rispetto, ma se si pensa che così non debba essere, lo meriterebbero almeno i cittadini che hanno votato e che devono affrontare, ogni giorno, situazioni e congiunture tutt'altro che facili; lo meriterebbero, finanche, le pietre meravigliose e innocenti di questa nostra città.

L'amico e collega Dante Freddi usa spesso concludere raccomandandosi a San Pietro Parenzo. Per finire, dato che sono una donna, vorrei raccomandare il periglioso stato della comunicazione locale a Santa Caterina da Siena. Seppe parlare con dura sincerità a papi e re, mai concedendosi quella parola di troppo che le avrebbe fatto perdere il suo carisma e la sua autorevolezza. Santa Caterina, tu che sei patrona d'Italia e d'Europa, pensa anche alla nostra Orvieto, fa che il linguaggio dei nostri politici ritrovi in breve maggiore dignità e autorevolezza, quello dei commentatori maggiore tolleranza e gentilezza. Per il bene nostro e della nostra città, oltre che del vasto mondo dove quel che si scrive sul web si propaga e indelebilmente, fino a eventuale cancellazione, resta. Amen!

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.