Per sconfiggere la piaga degli infortuni sul lavoro occorrono controlli e prevenzione, ma per farlo c’è bisogno di maggiori risorse sia umane che economiche. Lo ha detto il responsabile del servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro, Luciano Sani, nel corso dell’audizione in Conferenza dei Capigruppo svoltasi ieri mattina alla presenza anche del Direttore dell’Inail, Carlo Proietti Tremi, sul problema degli incidenti nei luoghi di lavoro.
“C’è un’ottima collaborazione – ha spiegato Sani ai Presidenti dei Gruppi di Palazzo Bazzani – fra tutti i soggetti interessati, ma occorre anche raccordare tutti gli elementi legati ad una questione di così grande importanza, dalle nuove leggi alle relative competenze, dalla sensibilizzazione e formazione fino alle strategie concordate nell’ambito della prevenzione, tenendo conto che l’Umbria, per vari motivi, legati anche alle dinamiche del mondo del lavoro regionale, occupa il primo posto in Italia per numero di infortuni”.
Un deciso no allo strumento del massimo ribasso è stato ribadito da Tremi che ha anche evidenziato la necessità di parametri e principi più incisivi in tema di assegnazione dei lavori. Tremi si è soffermato molto anche sul problema delle malattie professionali insistendo soprattutto sulle conseguenze dell’amianto.
“Spesso – ha sottolineato il Direttore dell’Inail – si tende a concentrare tutte le attenzioni sull’aspetto risarcitorio della patologia professionale, senza dare il giusto peso invece ai risvolti sanitari che comportano invece una lunga serie di problematicità e, a volte complicanze”. Secondo il Direttore dell’Inail c’è bisogno di maggiore informazione “anche – ha suggerito - con una serrata campagna di sensibilizzazione e forti politiche di formazione professionale sugli aspetti legati non solo alle malattie, ma ai rischi generali del mondo del lavoro”.
“Quello degli incidenti – ha osservato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Ricci, sintetizzando la posizione dei vari Gruppi consiliari – è un problema realmente serio che va affrontato con scelte politiche di ampio respiro e di portata generale che tengano conto, allo stesso tempo, della salute dei lavoratori e delle esigenze del tessuto produttivo, per invertire un tendenza, come quella regionale, che assegna all’Umbria il triste primato degli infortuni a carico di chi ogni giorno presta la sua opera con dedizione e sacrificio. La Conferenza dei Presidenti di Gruppo – ha annunciato Ricci – sta predisponendo un atto d’indirizzo da sottoporre al Consiglio provinciale che sarà formulato al termine della serie di audizioni messe in programma con tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti in questo problema”.