Novembre

Questa sera di questo novembre somiglia
ad un cimitero sommerso da troppe illusioni
e sterpaglie al posto dei fiori sui quali
furono versate lagrime occasionali
durante il dovuto dolore, in folla
passeggiano tra le tombe gli ancora vivi,
e parlano sottovoce di tutto, attenti
a non dare resurrezione ai loro morti,
i morti ormai troppo morti, perché
sarebbe orrendo vedere quei corpi
che si arrampicano nello sforzo
di sollevarsi dal terreno arido,
e pensano alla orribile fantasia
del Cortonese, nella cappella
del santo Brizio. Sia dunque
occasione, questo novembre
puntuale di pioggia,concessa ai morti
per sorridere tra di loro, in gloria Domini,
delle inutili ciarle dei passeggianti
tra tombe ormai preparate
alla riesumazione che lascia spazio
ai vivi di oggi, già mascherati
da morti.

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