Nazzareno

Quale mai nobile stanchezza ti fece piegare le gambe
là dove la strada costeggia le case dei morti, e quale
pensiero fu il tuo, sacro perché ultimo, e a chi
dedicasti la tua rapida morte? Di questi dubbi
è fatto il mio, il nostro avere memoria di te.
Forse non è più tempo di lutto, se le giraffe
alzano ancora il collo gentile verso la
tua figura che esse sole vedono, se le donne
che ti furono care ora sorridono del sorriso
che fu sempre tuo, e si respira quasi
sospiro,nella tua quasi casa, e forse
il Crocifisso del Tufo sarà per noi tutti
il Crocifisso di Reno.

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