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"Tra terzieri e tradizioni" fino al Monastero, aspettando il Falò di Sant'Antonio

martedì 14 gennaio 2020
di Davide Pompei
"Tra terzieri e tradizioni" fino al Monastero, aspettando il Falò di Sant'Antonio

"Non sarà una semplice visita guidata del centro storico, ma un percorso dedicato alla scoperta degli angoli più caratteristici e meno conosciuti della città. Cortili, palazzi rinascimentali, fontane medievali e barocche e una tappa speciale al Monastero di San Paolo nel Terziere dei Castelli, tuttora abitato dalle suore di clausura". In occasione della festa in onore di Sant'Antonio Abate, tradizionalmente legata alla cultura contadina e alla benedizione degli animali, espressa anche con la 50esima edizione della Sagra della Frittella al Cavolfiore, Tuscania si svela e si rivela.

Lo fa grazie alla guida turistica ed ambientale escursionistica Anna Rita Properzi. L'appuntamento è per domenica 19 gennaio alle 9.45 – la partenza un quarto d'ora dopo, si raccomanda la puntualità – di fronte all'Ufficio Turistico, in Piazzale Trieste, nei pressi del grande parcheggio di Piazzale Bersaglieri, proprio sotto le antiche mura medievali di una delle località più belle della Tuscia divisa in tre terzieri: Poggio Fiorentino, Valle e Castelli. In circa due ore e mezza si attraverseranno vie e piazze aprendo le porte di chiese solitamente chiuse.



Che, al loro interno, custodiscono veri capolavori pittorici. Al termine della visita guidata, i partecipanti potranno fermarsi a gustare le tipiche frittelle di broccoli a pezzetti o a ciuffi impastellati con farina e acqua, aromatizzati con un sospetto di cannella e affogati nell'olio bollente di un padellone da gustare in versione salata o dolce, velate di zucchero, ma calde e fragranti. Oppure dedicarsi ad una piacevole tappa culinaria gustando i piatti tipici dei ristoranti della zona aspettando la Sfilata dei Butteri a Cavallo e l'accensione pomeridiana del Falò di Sant'Antonio, il "Focarone", attesa per le 18 in Piazza Italia.



Il programma a cura della Pro Loco prevede anche stand con artigiani, artisti e antichi mestieri e un "Angolo Pony" per i più piccoli allestito in Viale Trieste. Quanto alla visita – una piacevole camminata, adatta a tutti – il costo è di 8 euro per gli adulti, gratuito per i bambini. L'itinerario trova il suo apice nel monastero restaurato nel 1571 su impulso del Cardinale Giovanfrancesco de Gambara, vescovo di Viterbo e Tuscania, a cui si deve il ritorno delle monache conventuali di San Damiano qui giunte nel 1263 che accettarono la Regola dell'Ordine delle Clarisse, approvata con apposita bolla di Papa Urbano IV.

Secondo le fonti, fino al 1971, le clarisse, oltre all'assidua preghiera quotidiana, erano assai note per i loro lavori di ricamo e confezioni di indumenti sacri nonché per la cura assidua dell’educazione delle ragazze di Tuscania. "Parallelamente all’opera intrapresa dal Conte Enrico Pocci per l’educazione dei ragazzi, anche le monache hanno sempre curato i tre giorni di ritiro per le ragazze, preparandole adeguatamente a ricevere la prima comunione, come pure ad organizzare i ritiri spirituali annuali per le madri di famiglia".

Per ulteriori informazioni e prenotazioni (consigliate):
333.4912669 (anche WhatsApp) – annaritaproperzi@gmail.com

Foto: Sabino Buzi

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