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Torna "Una Cena per la Balena". Raccolta fondi per il restauro dello scheletro

giovedì 17 ottobre 2019
di Davide Pompei
Torna "Una Cena per la Balena". Raccolta fondi per il restauro dello scheletro

Un tempo sovrana del Golfo di Allerona, quando il mare pliocenico lambiva i più alti fianchi del Cetona e del Peglia. Oggi, grande scheletro, protagonista inconsapevole di studi. E convivi, mari e monti, paleontologici, che hanno lo scopo di raccogliere fondi per restaurare quel che resta dell'enorme cetaceo e collocarlo nei locali del rinnovato Museo dei Cicli Geologici. A farsi interprete di questa volontà, anche quest'anno, è la Cooperativa Sociale di Comunità O.A.S.I. in collaborazione con Unicoop Tirreno, Avis, "La Locomotiva", Gsd Romeo Menti, "Il Ginepro", GAS, Coro Polifonico "Canto Libero", Pro Loco, Acd Allerona, Prociv, Centro Musicale Allerona Scalo e Comitato Festeggiamenti Allerona Pianlungo.

E il patrocinio del Comune. Nell'ambito della settima edizione della Settimana del Pianeta Terra – il festival scientifico che è diventato il principale appuntamento nazionale delle geoscienze – venerdì 18 ottobre alle 20.30 alla Sala Aurora, sottostante il museo, di Allerona si rinnova, infatti, per il secondo anno "Una Cena per la Balena", l'originale raccolta fondi a tema eno-gastronomico, il cui ricavato concorrerà alle spese del restauro, propedeutico all'esposizione dei resti dell'ultima ritrovata che attendono di essere ricomposti così da rendere visibile la maestà della forma.

È previsto un breve momento divulgativo scientifico con l'illustrazione del lavoro di restauro già avviato ed in corso. Perché "parlare di balene in Umbria – osservano gli organizzatori – può sembrare surreale. Eppure, un paio di milioni di anni fa, di balene ad Allerona ce n’erano tante e nuotavano nelle acque tiepide di un placido golfo oggi diventato terra di vigneti. Le ossa di una di queste queste balene è riaffiorata dall’argilla nel sito di Bargiano, diventando immediatamente oggetto di ricerca e di studio da parte dell’Università degli Studi di Perugia".

La realizzazione del progetto di restauro, curato da Angela Baldanza, docente del Dipartimento di Fisica e Geologica e responsabile scientifico del Museo dei Cicli Geologici di Allerona, è uno degli obiettivi più ambiziosi della nuova gestione del museo, da pochi mesi affidata alla Cooperativa O.A.S.I. Grazie ai contributi sin qui raccolti da quest'ultima attraverso una serie di iniziative è stata già completata una prima fase che ha permesso il recupero di parti scheletriche dall’argilla.

Quanto alla cena, si conferma come un evento che chiama all’impegno tutta una comunità verso un bene culturale e scientifico di grande fascino e che racconta di un mare antico gremito di vita, di terre sommerse le cui essenze oggi esaltano le sapidità minerali di vini sorprendenti, di poderose creature sepolte sotto i fondali delle acque plioceniche. Un ambiente vecchio milioni di anni che talora torna in superficie disseminando campi e vigneti di storie dei tempi profondi.

Nel piatto finiranno così zuppa di lenticchie e funghi, lasagne al ragù, spezzatino con focaccia e cicoria e poi dolci e caffè al costo di 20 euro per gli adulti, 12 euro per bambini sotto ai 12 anni e gratis per i più piccoli sotto ai 5. L'invito a partecipare, ovviamente, è aperto a tutti, alleronesi in cerca di evasione autunnale oppure fanatici di ossa e fossili, appassionati di preistoria o marinai terricoli che coltivano viti e olivi, cavando il succo di spiagge sepolte.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
347.1454728 – 349.5205940 – 392.1584805

 

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