"Un Archivio della Memoria nell'ex Frantoio trasformato in Centro per le Arti"

Un vecchio frantoio, in disuso da più di mezzo secolo, adibito per accogliere l’interdisciplinarità dei linguaggi contemporanei. È il progetto volto alla ricerca di uno scambio sinergico con il territorio che ha preso forma domenica 22 settembre a Panicale, in occasione dell'inaugurazione del nuovo centro per le arti "L'Arca di Pan", in Viale Regina Margherita. Un nuovo polo culturale aperto alle diverse espressioni artistiche nato su iniziativa dell'Associazione Bibliotecaria Arkès che, a Napoli, gestisce una biblioteca specializzata in scienze letterarie, arte, cinema e teatro da più di 7.000 volumi.
Da anni impegnata nell’organizzazione di iniziative culturali, l'associazione ha realizzato produzioni video presentate a manifestazioni internazionali come l’Art Film Festival di Napoli, la Cineteca di Bologna, il FIFA di Montrèal e l’Art Film Festival di Montreuil. "Incontro" è il titolo della mostra fotografica di Fabio Donato appena allestita che, fino a lunedì 30 settembre, propone una trentina di ritratti di grandi artisti, realizzati in quasi cinquant'anni, che hanno contribuito alla crescita, umana e professionale, di quello che ama definirsi "fotoreporter della cultura".
E che ha portato avanti la sua ricerca sulla storicizzazione dei linguaggi artistici ritraendo i protagonisti dell’arte figurativa internazionale e del teatro contemporaneo, come Beuys, Warhol, Nitsch, Ceroli, Acconci, Kounellis. Ha fotografato il Living Theater e collaborato con il teatro napoletano, dalla sperimentazione – Morfino, Santella, Lucariello, Servillo, Martone, De Fusco – dino a De Filippo. Lungo le strade dei linguaggi dell’arte, ha avuto l’occasione di sperimentare il proprio, quello della fotografia, con il punto di vista di uno spettatore privilegiato, che gli ha permesso di mettere insieme un archivio di circa 400.000 immagini.
Quello che il Maestro Donato intende fare sulle sponde del Lago Trasimeno è attivare un nuovo tipo di incontro. Con il territorio e i suoi abitanti, avendo come obiettivo finale la creazione di un Archivio della Memoria che, come spiegato nel corso della cerimonia inaugurale, permetta di "traghettare la memoria nel tempo, dal passato al presente e poi dal presente al futuro". E la storia si respira anche in quei locali grazie alla scelta di conservare quasi intatta la struttura e alcuni dei materiali in essa contenuti. "Un'impresa bella e coraggiosa", per l'Amministrazione Comunale, che si dice convinta che "la comunità farà la sua parte per rendere questo luogo vivo e compenetrato".
Qui, intanto, venerdì 27 settembre alle 18 è attesa la proiezione del documentario "Davide Rivalta, lo sguardo dell'innocenza" per la regia di Elena Matacena che dalla primavera del 2014 all'estate del 2015 ha seguito e documentato l'intero processo creativo dello scultore, dalla genesi delle opere nel suo studio nelle periferia bolognese alla Fonderia Artistica "De Carli". I gorilla installati nel 2002 nel cortile del Tribunale di Ravenna, le monumentali bufale in bronzo nel paesaggio che circonda la Chiesa di Sant'Apollinare in Classe, i disegni murali all'interno di spazi privati tra Napoli e Parigi, e l'orso realizzato per Piazza San Domenico, ad Arezzo. Per l'occasione, inedita esposizione di "Orso" e "Lupi", tre sculture in alluminio tra gli ulivi della campagna umbra.
Foto: L'Arca di Pan

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