Studenti in piazza contro la riforma dell'Alternanza Scuola Lavoro

Anche a Terni, come in diverse città italiane, venerdì 8 novembre gli studenti scendono in piazza per rivendicare il ritiro della riforma della scuola-lavoro con lo slogan ‘Contro la scuola dei padroni’. Scritte dal precedente governo e approvata dal ministro Fioramonti le nuove linee-guida dell’alternanza permetteranno a scuole e aziende di aumentare in modo illimitato la durata degli stage per gli studenti.
Questa riforma dà ancora maggiori poteri alle aziende nella progettazione degli stage e rende in questo modo gli studenti maggiormente ricattabili e sfruttabili. Ad appoggiare le proteste il Fronte della Gioventù Comunista che nella città di Terni ha organizzato il corteo e la partecipazione all'assemblea pubblica.
“Diciamo basta allo sfruttamento degli studenti in alternanza da parte di aziende e multinazionali – dichiara Marlin Castillo, giovane studentessa militante del Fronte della Gioventù Comunista – la nuova riforma non fa altro che peggiorare la condizione degli studenti sui luoghi di lavoro. Rivendichiamo il ritiro delle linee guida sull’alternanza e serie tutele per gli studenti in stage.
Serve un salario per chi lavora e gli studenti devono avere voce in capitolo rispetto ai loro progetti: vogliamo che ogni scuola abbia le proprie commissioni paritetiche per l’alternanza. Serve un’inversione di rotta per i finanziamenti alla scuola pubblica. Mentre il ministro Fioramonti continua a parlare di finanziamenti attraverso la tassa sulle merendine nel Nadef sono previsti 1,8 miliardi di euro di tagli all’istruzione per il solo 2020. Non ci facciamo prendere in giro da questo governo, sono necessarie subito azioni concrete”.
A Perugia, intanto, si è tenuta l’assemblea pubblica con presidio davanti alla Regione dell’Unione degli Studenti. Cento studenti in assemblea per chiedere "una scuola che sia inclusiva e sicura, un’alternanza scuola lavoro senza accordi con ogni ente inquinante e multinazionale che non fa reale formazione".
Gli studenti hanno portato le problematiche che vivono quotidianamente nelle loro scuole, per costruire una nuova idea per le scuole e le città del futuro. "Una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca trasporti gratuiti e libri di testo, un piano di investimenti reale per la messa in sicurezza di tutte le scuole e l’immediata revoca della riforma antidemocratica PCTO (ex alternanza scuola lavoro) ecco le priorità per gli studenti in mobilitazione” dichiara Alice Spilla, esecutivo regionale dell’Unione degli Studenti Umbria.

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