"L'Abbazia dei Santi Severo e Martirio. Storie e vicende artistiche di un monastero medievale orvietano"

Propone un'analisi approfondita dell'antico complesso, ricostruendone il percorso storico dalle origini benedettine all'insediamento dei Premostratensi e degli Olivetani, la gestione in commenda e le più recenti vicende che hanno portato al suo acquisto da parte di una società dell'hotellerie di lusso. Attraverso un attento esame delle fonti documentarie, delle testimonianze materiali e delle stratificazioni architettoniche, il libro "L'Abbazia dei Santi Severo e Martirio. Storie e vicende artistiche di un monastero medievale orvietano", appena pubblicato per Intermedia Edizioni da Sara Bracciantini restituisce l'immagine di un complesso in continua trasformazione, segnato da interventi strutturali e arricchito da un importante patrimonio decorativo, scultoreo e pittorico.
La trattazione si focalizza sullo studio degli ambienti monastici e sulla loro funzione, analizzando nel contempo le peculiarità del complesso abbaziale – arricchito nei secoli di chiostro, refettorio ed aula capitolare oltre alla chiesa risalente al XII secolo – dal punto di vista artistico, con particolare attenzione alla ricchezza degli interventi decorativi e alle testimonianze figurative. Le informazioni presentate derivano da un'ampia analisi del carteggio, delle fonti d'epoca e degli studi condotti sull'argomento, offrendo così una nuova prospettiva su questioni finora poco approfondite dalla critica. Il volume sarà presentato sabato 22 novembre alle 17.30 all'Istituto di San Lodovico, in Piazza Ranieri, su impulso dell'Associazione Ex Alunni del Liceo Classico "F.A. Gualterio" di Orvieto.
Quest’ultima, presieduta dalla dottoressa Damiana Fidani che porterà i saluti istituzionali all’incontro ad ingresso libero, aveva tenuto a battesimo anche la precedente pubblicazione, "Il Palazzo Petrvs e l'Oratorio dei Falegnami di Orvieto: ricerche ed analisi di una storia orvietana ritrovata" (Intermedia Edizioni, 2023) quasi un anno fa, nel mese di dicembre. Lo spirito di ricerca e l’interesse dell’autrice per il patrimonio storico-artistico, in particolare per i monumenti della città dove è nata e cresciuta che, nonostante la loro importanza storica, sono rimasti in ombra agli occhi dei più, l'hanno portata a pubblicare anche l'interessante articolo "Il perduto sepolcro della Famiglia Del Rosso della Badia" sul Bollettino dell'Istituto Storico Artistico Orvietano LXXV-LXXVIII.
"Riscoprire il passato – sottolinea – non è un mero atto di memoria, ma una ricerca essenziale per comprendere le radici di un’identità collettiva che, pur evolvendosi, continua a plasmare il presente e a illuminare il futuro della comunità. In questo modo, possiamo custodire, comprendere e trasmettere il valore di un’eredità che ci riguarda tutti, in quanto partecipi di una storia comune". Nel caso specifico, in questo nuovo lavoro Sara Bracciantini – laureata in Storia dell'Arte presso l’Università degli Studi di Firenze – si dedica all’analisi dell'Abbazia dei Santi Severo e Martirio di Orvieto di cui le fonti attestano l’esistenza già nel 1055 un tema al centro del dibattito storiografico, con l’intento di offrire una nuova prospettiva e di approfondire aspetti finora trascurati.
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