Visite guidate all'ex Convento di San Giacomo per le Giornate FAI d'Autunno 2025

Sorge a un paio di chilometri dal centro di Todi, in posizione leggermente isolata ma ben collegata, su un colle sopra Pontecuti detto "della Solca", dal termine goto che indica le torri di vedetta, a ricordo di una postazione difensiva altomedievale oggi scomparsa, ad un'altitudine di quasi 280 metri sul livello del mare. È l'ex Convento di San Giacomo il luogo scelto dal Gruppo FAI di Todi come apertura straordinaria per le Giornate FAI d'Autunno 2025, occasione speciale per celebrare i cinquant'anni dalla nascita del Fondo Ambiente Italiano. L’appuntamento è per domenica 12 ottobre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30). A guidare le visite, all’occorrenza anche in inglese e senza necessità di prenotazione, saranno gli Apprendisti Ciceroni del Liceo “Jacopone da Todi” che guideranno i partecipanti alla scoperta del complesso.
In particolare la Chiesa, realizzata in pietra locale, che conserva un rosone originale e un organo d'epoca restaurato, il chiostro centrale con cisterna in pietra scolpita, attorno al quale si articolano i principali ambienti conventuali restaurati quali l'ex Refettorio, la Biblioteca, le antiche celle e gli spazi comuni. Il percorso si snoderà anche attraverso giardini ben curati, ciascuno con suggestivi scorci panoramici affacciati sulla Valle del Tevere, e annessi a un parco con elci secolari. Un'occasione unica per scoprire un luogo carico di storia e spiritualità nel cuore della campagna umbra. Convento e Chiesa hanno, infatti, una storia complessa e stratificata, le cui origini risalgono almeno al 1207, quando quest’ultima apparteneva all'Abbazia Premostratense di San Leucio.
Nei secoli ospitò vari Ordini Monastici quali le Clarisse, i Cistercensi, i Francescani Osservanti e i Minori Riformati, fino alla soppressione napoleonica del 1810. Dal 1816 vi risiedettero i Padri Passionisti fino al 1866. Restaurato nel 1930 dallo studioso Getulio Ceci e trasformato in residenza d'arte, oggi il complesso è una residenza d'epoca – normalmente chiusa al pubblico in quanto proprietà privata – immersa in un paesaggio caratterizzato dalla vegetazione tipica dell'Umbria centrale. L'accesso avviene attraverso un elegante arco in travertino e un cancello in ferro battuto, che introducono a un ambiente raccolto e armonioso. Interessato da significativi interventi di restauro agli inizi del Novecento e nuovamente tra il 1997 e il 1998, il complesso ha conservato il suo stile sobrio e austero ed è oggi una residenza d'epoca che coniuga spiritualità, storia e accoglienza.
Partecipare alla visita con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Accanto a dimore e palazzi storici, chiese, parchi e giardini, siti di archeologia industriale, aree militari, sedi istituzionali, collezioni d’arte, teatri e borghi, ma anche luoghi iconici dell’architettura contemporanea, laboratori del fare, case private, beni insoliti e curiosi non mancheranno aperture di grande valore civile ed educativo. Un’attenzione particolare verrà riservata alla tutela dell’ambiente e dell’acqua, alla sostenibilità e al racconto di esempi virtuosi di riuso adattivo, che vede il recupero, con nuove funzioni, di edifici e spazi dismessi, trasformati in nuove risorse per la comunità, pur mantenendo la loro identità storica.
Sentiti i ringraziamenti per l’organizzazione e la gestione dell’iniziativa a tutti i delegati della Rete territoriale del FAI – 19 Direzioni Regionali, 134 Delegazioni, 112 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 18 Gruppi FAI Ponte tra Culture – oltre che a tutti i volontari attivi in Italia e ai circa 9.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che anche per questa 14esima edizione hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità. Un grazie speciale, infine, ai proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai Beni FAI e alle Amministrazioni Comunali che hanno accolto questa iniziativa.
Per ulteriori informazioni:
www.fondoambiente.it

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.