"Immanuel Kant come maestro di saggezza", alla Biblioteca Fumi la presentazione del libro di Luciano Dottarelli

Nuovo appuntamento per "Il Maggio dei Libri 2025". Sabato 24 maggio alle 17 nella Sala Accoglienza della Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" di Orvieto, sarà presentato il libro di Luciano Dottarelli "Immanuel Kant come maestro di saggezza", edito da IF Press in occasione del trecentesimo anniversario della nascita del grande filosofo tedesco (1724-1804). L’iniziativa è organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale e Culturale "Il Pensiero - Studium Civitatis", in collaborazione con la Biblioteca Comunale e la casa editrice romana IF Press.
L’incontro sarà introdotto da Franco Raimondo Barbabella, presidente dell’associazione promotrice. Stefano Talamoni, coordinatore editoriale dell’opera per IF Press, dialogherà con l’autore Luciano Dottarelli per mettere in evidenza gli aspetti meno conosciuti della personalità e dell’opera di Immanuel Kant. Proprio al fine di proporre una visione inconsueta del grande filosofo del criticismo, gli interventi saranno inframmezzati dalla lettura di testi e dall’esecuzione di canti ("KANTi"), affidati all’interpretazione del soprano Simonetta Chiaretti con Massimo Pasquini al contrabbasso.
Il filo conduttore del nuovo lavoro di Luciano Dottarelli è la convinzione che per apprezzare quanto il pensiero di Immanuel Kant possa ancora fecondare un’«ontologia critica del presente» (M. Foucault), dobbiamo liberarci definitivamente dell’immagine che una consolidata tradizione ci ha consegnato riguardo alla sua personalità e alla sua intenzione filosofica: un austero, pedante e un po’ misantropo «filosofo da università» impegnato nella demolizione della metafisica.
Si tratta invece di valorizzare la figura di un Kant maestro di spiritualità e saggezza, animato da una limpida religiosità di natura speculativa, così come avevano saputo vederlo già non pochi nella Germania del suo tempo e soprattutto i suoi primi lettori in Oriente che – come testimonia il dipinto di Hashimoto Gaho del 1893 – lo ponevano nel novero dei Quattro saggi del mondo accanto a Confucio, Buddha e Socrate.
Nell'itinerario verso la destinazione dell’umanità, la filosofia deve essere una guida che «precede col lume la sua gentile signora (la teologia)» con la «modestia di essere soltanto libera, ma anche di lasciare liberi».
Su queste basi il grande illuminista tedesco propone di perseguire, con disposizione d’animo «ardito e lieto», l’ideale di una vita autenticamente umana, impegnata nella cura di sé e degli altri. In questa chiave anche il cosmopolitismus e il progetto per la pace perpetua risaltano come la conseguente declinazione politica e giuridica della tensione che anima tutto il filosofare di Kant, quell’ispirazione «cosmica» che invita a ritornare alle sue pagine chiunque voglia pensare e agire per costruire insieme agli altri un mondo comune, nel quale possa avere diritto di cittadinanza la polifonia delle fedi e delle culture.
Luciano Dottarelli, filosofo e docente, ha sempre coniugato l’attività didattica e di ricerca con un forte impegno civile e un autentico amore per la coltivazione della terra. Nel 2004 è stato tra i fondatori della Società Filosofica Italiana – sezione di Viterbo, di cui è vicepresidente. Nel 2013 ha costituito il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia di cui è presidente. È docente invitato di Istituzioni di Storia della filosofia presso il Corso di Baccalaureato (laurea triennale) in Educatore Professionale e Educatore della prima infanzia dell’Istituto Universitario Progetto Uomo – Università Pontificia Salesiana – sede aggregata della Tuscia. È anche docente invitato di Didattica della filosofia nel corso di Licenza (laurea magistrale) in Scienze pedagogiche presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium a Roma.
Simonetta Chiaretti si è diplomata in Canto al Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso sotto la guida del soprano Lucia Vinardi. Accanto all’attività concertistica ha sempre nutrito uno spiccato interesse per la ricerca didattico-musicale e per l’insegnamento della tecnica e dell’interpretazione vocale, approfondendo il Canto funzionale di G. Rohmert sotto la guida di Ida Maria Tosto. Ha svolto e continua a svolgere un’intensa attività di promozione della cultura musicale. Nell’ambito del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, ha fondato e dirige la Compagnia delle Lavandaie della Tuscia con cui è impegnata nell’attività di recupero delle tradizioni popolari del lago di Bolsena e della Tuscia. Significativa testimonianza del valore di questo progetto è il libro-CD Ràma de rosa e frónna de fiór, da lei curato e pubblicato nel 2016 da Annulli Editori.

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