Enrico Terrinoni dialoga con Cristiano Ragni su "Letteratura, materia oscura e infinito"
Che cosa hanno in comune la letteratura del Novecento, la fisica quantistica e il Rinascimento italiano? Sabato 5 aprile, alle 17, nella splendida cornice della Sala del Trono di Palazzo Cesi ad Acquasparta, Enrico Terrinoni e Cristiano Ragni cercheranno di rispondere a questa domanda con un dialogo aperto che intreccia mondi lontani solo in apparenza: dalla traduzione di James Joyce al concetto di infinito, dalla letteratura al mistero della materia oscura.
Enrico Terrinoni, professore ordinario di Letteratura Inglese all’Università per Stranieri di Perugia e professore distaccato presso l'Accademia Nazionale dei Lincei, traduttore di James Joyce e studioso del rapporto tra letteratura e scienza, dialogherà con Cristiano Ragni, ricercatore in Letteratura Inglese presso l’Università di Verona, esperto di letteratura rinascimentale, con particolare attenzione al rapporto tra teatro, politica e teologia in autori come Christopher Marlowe e William Shakespeare.
L’incontro sarà anche l’occasione per riscoprire il legame tra Acquasparta e l’Accademia dei Lincei, le cui prime attività possono essere ricondotte a Palazzo Cesi di Acquasparta, dove sotto la protezione del Principe Federico Cesi sono transitati personaggi illustri come Galileo Galilei e Francesco Stelluti. Un filo rosso che unisce passato e presente, scienza e immaginazione, cultura locale e visioni globali, e che come nel Rinascimento torna a intrecciarsi e a prendere nuova vita grazie al confronto tra saperi diversi e alla voglia di riscoprire il dialogo tra discipline.
L’evento è parte del ciclo “Martanites” promosso dall’Associazione Acqua con la collaborazione del Comune di Acquasparta.
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